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Inaugurata la nuova RSA per anziani Bartolini, a Mondolfo

Frutto di un lavoro congiunto di Regione, Comune, Area Vasta 1 e Asur: 16 posti letto per un'assistenza h24

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Inaugurazione del nuovo reparto per la Residenza sanitaria assistenziale per anziani Bartolini di Mondolfo

Questa struttura è un altro segnale concreto per rispondere alla domanda di salute dei cittadini, in particolare di quella fascia più numerosa, e più fragile, come gli anziani. Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione di tutti”. Così il presidente della Regione, Luca Ceriscioli sabato 27 febbraio all’inaugurazione, molto partecipata, del nuovo reparto per la Residenza sanitaria assistenziale per anziani Bartolini di Mondolfo.

E’ tempo di concentrarci sui servizi ben organizzati per dare la giusta risposta al bisogno di cure e assistenza. La medicina non è fatta solo di ospedali per acuti, ma occorrono servizi territoriali importanti e utili come questo, vicini ai cittadini e implementati, per offrire ciò che occorre alla comunità”.

La nuova Residenza sanitaria assistenziale per anziani, è il frutto di un lavoro sinergico tra istituzioni – Regione, Comune, Area Vasta 1 e Asur – al servizio di un territorio esteso come quello della Valcesano che comprende Mondolfo e le località limitrofe, a partire dai due Comuni di San Costanzo e Monteporzio, per arrivare a quelli di Marotta e di Castelvecchio, per un bacino di utenza di oltre 20.000 persone. “Prosegue il percorso avviato – aggiunge il presidente – che adegua la sanità alle mutate necessità della popolazione assistita sempre più anziana a cui occorrono strutture che garantiscano la gestione di lungo periodo delle cronicità vicino al luogo di residenza e di vita, con la possibilità del coinvolgimento dei familiari e dei medici di assistenza primaria nella gestione dei bisogni”.

Inaugurazione del nuovo reparto per la Residenza sanitaria assistenziale per anziani Bartolini di MondolfoRealizzata al primo piano della struttura baricentrica Bartolini – che offre servizi legati ai poliambulatori specialistici, al distretto sanitario, all’amministrazione – la Residenza sanitaria assistita, che sarà pienamente operativa da aprile, dispone di 10 camere con bagno fra singole e doppie per una dotazione di 16 posti letto, ossigenoterapia e spazi soggiorno, riservati a persone con requisiti di non autosufficienza e non curabili a domicilio. Durante il giorno saranno presenti medici di base mentre la guardia medica garantirà notturni e festivi, per un’assistenza h24.

L’ intervento pubblico regionale è stato di 1 milione e 350 mila euro (provenienti dai finanziamenti della legge 67/88, nell’ambito dell’accordo di programma 2009), fondi che rientrano nella programmazione degli investimenti sanitari per potenziare i servizi territoriali nella logica della sussidiarietà. Dodici le persone che verranno impiegate, sei infermieri e sei operatori socio sanitari, per 350 mila euro all’anno.

L’autorizzazione di 16 posti letto di Residenza Sanitaria Assistenziale per Anziani persegue il riequilibrio territoriale indicato dall’atto di fabbisogno delle strutture residenziali e semiresidenziali, nei settori sanitario, sociosanitario e sociale. L’ospedale di comunità di media complessità permette la copertura del servizio delle cure primarie, un maggiore sviluppo dei servizi diagnostici-terapeutici, l’integrazione con i servizi sociali per la presa in carico globale, la prevenzione.

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