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Due unità cinofile in più in servizio alla GDF Pesaro per contrastare uso e spaccio di droga

Dal loro arrivo già sequestrate oltre 70 dosi di stupefacente

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Guardia di Finanza

Nuovi arrivi al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pesaro. Si tratta di due unità cinofile, ognuna composta da un militare specializzato conduttore e un cane, di razza pastore tedesco, col compito di rafforzare il dispositivo di contrasto al traffico e al consumo di sostanze stupefacenti.

Il fenomeno illecito dell’abuso di droghe, al giorno d’oggi, è un problema sociale di enorme rilevanza, non solo per gli effetti nocivi che l’uso di tali sostanze, anche solo sporadico, provoca sulla salute, ma anche per il parallelo sviluppo del mercato illegale, spesso legato alla criminalità locale, nazionale o internazionale. L’azione della Guardia di Finanza, con funzione repressiva, ma anche e soprattutto preventiva, mira a monitorare i principali luoghi di passaggio quali stazioni dei treni e degli autobus o caselli autostradali e principali vie di accesso alla città, e i luoghi di aggregazione, soprattutto giovanile, quali parchi pubblici, locali e scuole. A tal proposito sono stati presi accordi con i dirigenti scolastici degli istituti della Provincia di Pesaro volti a garantire la piena collaborazione tra le Fiamme Gialle ed il personale scolastico nell’ambito dei controlli che periodicamente vengono effettuati all’interno e all’esterno delle strutture scolastiche.

Dall’arrivo delle unità cinofile (una a settembre e l’altra ad ottobre) sono state sequestrate circa 70 dosi tra hashish e marijuana e 4 dosi di cocaina.

Complessivamente sono state 3 le segnalazioni all’Autorità Giudiziaria per la violazione dell’art. 73 D.P.R. 309/90, ovvero spaccio di sostanze stupefacenti, e 19 i soggetti segnalati al Prefetto per la violazione amministrativa di cui all’art. 75 D.P.R. 309/90.

Nell’esperienza operativa maturata i militari hanno avuto modo di notare che le modalità di occultamento sono state le più disparate: dalla tasca dei jeans, all’interno di borse o zaini, dalle autovetture, a nascondigli improvvisati tra la vegetazione di parchi o piazze pubbliche, sino a giungere al caso di un giovane che aveva fissato con nastro adesivo delle dosi di hashish sotto la scarpa, tra suola e tacco.

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