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Urbino, c’è Francesca Benedetti in “L’indecenza e la forma”

L'appuntamento al Teatro Sanzio è per giovedì 10 maggio

Urbino, teatro R.Sanzio

Una “signora della scena” di grande maestria, Francesca Benedetti, interpreta giovedì 10 maggio al Teatro Sanzio di Urbino L’indecenza e la forma. Pasolini nella stanza della tortura, nuovo testo scritto da Giuseppe Manfridi, per la regia di Marco Carniti, ultimo appuntamento urbinate del cartellone di TeatrOltre, la più ampia rassegna regionale multidisciplinare di 32 appuntamenti legati a esperienze del contemporaneo promossa da AMAT con i Comuni del territorio.

Un testo polifonico a più voci, tutte affidate a Francesca Benedetti, per un viaggio dal reale autobiografico a quel “romanzo mai scritto” in cui Pasolini rivive i suoi rapporti con la madre e il padre in una sorta di incubo feroce, un “caos” involontario che lo porta all’autodistruzione.

Un Pasolini capovolto che esce allo scoperto – scrive Marco Carniti nelle note allo spettacolo – mostrando la parte più fragile di se stesso. Un vero e proprio sacrificio umano che si svolge davanti agli occhi del mondo fuori da ogni tipo di giudizio o giustificazione. Ho cercato di rappresentare ciò che è stato creato per essere solo ascoltato. Unendo sacralità e perversione in un laccio inestricabile. Un cordone ombelicale che strangola senza pietà un figlio-vittima lasciando senza respiro sia l’attore che lo spettatore. Ho dato corpo e azione teatrale a un personaggio inesistente nel testo originale che rappresenta in senso fisico e metafisico il rapporto vittima-carnefice che si instaura tra madre-figlio e padre-figlio. Un testo che vuole superare tutti i limiti della decenza verbale e fisica scompigliando le carte del nostro destino e generando il caos che ci coinvolge tutti”.

Si sa: nella vita e nell’opera di Pasolini l’indecenza e la forma coabitano – afferma Giuseppe Manfridi -, confliggono e si mischiano. Nel profluvio dei versi che compongono il copione, nei lacci delle rime e delle assonanze, nel rap dissennato che traversa facce, gole, miti e nervature, l’osceno ambisce a purificarsi, mostrandosi ansioso di una spietatezza che lo giustifichi, fomentando dialoghi estremi, fatali”.

In scena accanto a Francesca Benedetti anche l’attore Dario Guidi, le musiche sono di David Barittoni, la produzione del Teatro di Roma – Teatro Nazionale.

Per informazioni e biglietti (10 euro, ridotto 8 euro): biglietterie circuito AMAT (071 2072439 – www.vivaticket.it vendita on line), Teatro Sanzio 0722 2281. Inizio spettacolo ore 21.

AMAT
Pubblicato Lunedì 7 maggio, 2018 
alle ore 16:21
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