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Alta formazione in conservazione e restauro nell’area euro-mediterranea

Successo e incontri di alto livello in Libano per l'Università di Urbino in occasione della presentazione dei Corsi di Restauro

Trasferta in Libano dell'Università di Urbino

L’Università di Saint-Esprit de Kaslik (USEK) in Libano ha presentato il 12 giugno 2018 il programma del Corso in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali e dell’Arte Sacra che inizierà nel prossimo anno accademico.

Il programma è frutto della collaborazione tra l’Usek e l’Università di Urbino secondo un accordo firmato a Urbino il 19 ottobre 2016.
La cerimonia ha riunito Rima Matar vice presidente per le Relazioni Internazionali dell’USEK, Laura Baratin e Joseph Zaarour coordinatori del programma, Vilberto Stocchi e Georges Hobeika rettori delle due Università, il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Edoardo Crisafulli, l’Ambasciatore d’Italia Massimo Marotti e il vescovo dell’Arcidiocesi di Urbino Monsignor Giovanni Tani.

L’Università di Urbino attraverso la Scuola di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali si sta impegnando da alcuni anni sulla formazione in conservazione e restauro nell’area euro-mediterranea.
Il primo progetto è stato Tempus INFOBC – L’innovation dans la formation pour les biens culturels: un nouveau curriculum euro-méditerranéen pour la préservation de biens culturels. Finanziato dall’Unione Europea, ha portato per la prima volta la formazione in conservazione restauro all’interno del sistema formativo della Tunisia con una “Licence Appliquée en Conservation et Restaurationdes biens culturels” di tre anni che sarà completata con altri 2 anni di Master attraverso un trasferimento di conoscenze, metodologie e tecnologie tra le università e le istituzioni europee e quelle tunisine.

Questo modello formativo è stato avviato anche in Libano attraverso un progetto di cooperazione finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca italiano e l’Università USEK
“L’obiettivo generale” spiega la professoressa Baratin“è quello di avviare la formazione in conservazione e restauro dei beni culturali in questi paesi secondo i parametri indicati dalle istituzioni europee ECCO-ENCORE per rendere questi diplomi equiparabili alla formazione europea. Il progetto in Libano è attualmente nella fase di formazione dei docenti e aprirà il primo corso nella Regione medio-orientale nell’a.a. 2018-2019 incrementando già una grande esperienza nel settore della conservazione dei documenti, manoscritti e patrimonio librario e archivistico e formando nuovi restauratori in altre tipologie di beni culturali, come il lapideo, i dipinti, le pitture murali parte fondamentale del patrimonio libanese.

L’importanza di questo progetto è anche nella possibilità che gli studenti, di entrambe le Università, avranno di scambiare esperienze e di approfondire la loro formazione arricchendola non solo sul piano tecnico scientifico, ma anche socio-culturale e di dialogo fra culture diverse. La collaborazione che l’Università di Urbino in questo settore, e più in generale, ha sviluppato con l’Arcidiocesi di Urbinoconclude Baratin “può essere maggiormente valorizzata nella realtà dell’USEK grazie alla presenza della chiesa maronita per continuare un dialogo multiculturale di pace e di salvaguardia del ricco patrimonio religioso”.

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