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Fano, movida notturna: un arresto per spaccio e una segnalazione per atti osceni

Segnalati alla Prefettura anche numerosi ragazzi sorpresi a consumare droga

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Droga sequestrata nella movida di Fano

Un arresto per spaccio di stupefacenti, denunce per atti osceni in luogo pubblico ed una decina di giovani segnalati al prefetto di Pesaro per uso di stupefacenti ed ubriachezza manifesta.

Sono questi i numeri dei controlli di routine attuati dai carabinieri della compagnia di Fano sulla spiaggia dell’Arzilla lungo tutto il tratto che si snoda dal Baretto allo Chalet de Mar per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti durante la movida del sabato sera.

I carabinieri, infatti, avevano ricevuto nei giorni scorsi numerose segnalazioni da parte di genitori preoccupati che vedevano i figli torare da una normale serata con pupille dilatate, euforia ed aggressività alternata a torpore.

Sabato sera è stato dato il via al controllo terminato alle prime luci dell’alba e che ha portato all’arresto di un 24enne romano con piccoli precedenti per droga, sorpreso mentre spacciava a due ventenni di Fabriano due dosi di hashish; sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di altre dieci dosi di hashish avvolte nella carta stagnola e di una mazzetto di banconote tutte di piccolo taglio, probabilmente frutto dei precedenti spacci.

Il giovane romano ha trascorso due notte nelle camere di sicurezza dei carabinieri, dopodiché, nella mattinata di lunedì 2 luglio, è stato giudicato per direttissima dal giudice del Tribunale di Pesaro. Il ragazzo è stato condannato a sei mesi di reclusione, ma è stato rimesso in libertà poiché incensurato.

Poco prima era stato controllato anche un pusher albanese di cocaina, ben noto alle autorità, che però è stato trovato stranamente “scarico”. Il motivo è stato svelato da un controllo al suo cellulare, che squillava in continuazione: in un gruppo WhatsApp chiamato “Viaggiare informati” decine di membri si scambiavano messaggi per avvertirsi a vicenda della presenza di posti di controllo.

L’ultimo messaggio, particolarmente significativo, era “Tanti, tanti, tanti borghesi tra baretto e chalet”. È evidente come i membri del gruppo fossero complici degli spacciatori, dando loro un enorme vantaggio.

Ancor prima, appena attraversato lo stretto ponte pedonale che permette di accedere dal lido all’Arzilla, un 40enne della provincia di Forlì e Cesena è stato sorpreso mentre, completamente ubriaco, urinava sulle proprie scarpe nella direzione dei passanti nel vano tentativo di indirizzare il getto sul fiume Arzilla. Durante i controlli, nei rari momenti di lucidità, candidamente affermava di essere stato costretto dalla mancanza di bagni. L’uomo è stato recuperato dagli amici con in tasca un deferimento in stato di libertà per atti osceni ed una sanzione per ubriachezza manifesta.

Impressionante, invece, il numero di persone sorprese a passeggiare mentre fumavano uno spinello o, nel mezzo del vialetto, sniffavano dopo aver preparato le “righe” di cocaina sullo smartphone. Il tutto sotto gli occhi dei militari ai quali, in una occasione, è stato offerto anche dell’hashish.

Per completare il quadro, ad un certo punto, i militari hanno osservato un zuffa tra sicurezza ed alcuni avventori. Raggiunto il punto a fatica, sempre per la calca asfissiante, è stato identificato un giovane ragazzo con sangue al naso e il volto tumefatto che lamentava di aver ricevuto due pugni al viso da un addetto alla sicurezza. Il “buttafuori” interessato ha fornito una versione discordante che verrà approfondita. Il giovane ragazzo non si è recato al pronto soccorso.

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