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Il 19 gennaio, da Pesaro la presentazione online del libro “Shooting in Sarajevo”

Il lungo assedio balcanico raccontato attraverso foto fatte dagli stessi luoghi da cui i cecchini tenevano sotto scacco la città

Shooting in Sarajevo

Martedì 19 gennaio alle 17.30, Pesaro accoglie una nuova tappa del tour di presentazione digitale del libro targato Bottega Errante Edizioni Shooting in Sarajevo, di Luigi Ottani, a cura di Roberta Biagiarelli: 128 pagine che documentano l’assedio di Sarajevo attraverso le fotografie/polaroid del fotografo e giornalista che racconta da sempre temi sociali del contemporaneo e i testi inediti di alcune delle voci nazionali e internazionali più autorevoli. L’evento si svolgerà in diretta Facebook sulle pagine dell’editore, del Comune e su Pesaro Cultura.

Il progetto editoriale è stato sostenuto dal Comune di Pesaro, in virtù di un legame forte e consolidato con Sarajevo: nel marzo 2018 la città ha sottoscritto un patto di gemellaggio con Novi Grad – Sarajevo, atto ufficiale che ha suggellato 20 anni di collaborazioni e scambi culturali e non solo.

Alla presentazione – pensata proprio in occasione dei primi 25 anni da quel conflitto tremendo e lunghissimo durato dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996 –, partecipano l’autore Luigi Ottani, la curatrice Roberta Biagiarelli, Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune e i rappresentanti delle due associazioni locali che si impegnano proprio su quel territorio portando avanti progetti tra le città di Pesaro e Sarajevo: Elisa Gentiletti per Lutva, Bruna Castellani e Luca Pagnoni di Dario per Time for peace and development. Modera l’incontro Giuliano Geri, editor e traduttore che si occupa da molti anni di letterature dell’Est Europa.

Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli hanno iniziato a lavorare al progetto nel 2015 seguendo un’idea ben precisa: fotografare Sarajevo dagli stessi luoghi da cui i cecchini tenevano sotto assedio la città e i suoi abitanti 25 anni prima. Gli appartamenti di Grbavica, l’Holiday Inn, la caserma Maresciallo Tito, le postazioni di montagna, sono divenuti il punto di vista ideale per perdersi nella mente di chi, da quelle stesse postazioni, inquadrava per uccidere. Gli autori si sono avvalsi dell’amichevole complicità di due sarajevesi d’eccezione: Azra Nuhefendić e del veterano di guerra Jovan Divjak, oltre che del giornalista-scrittore Gigi Riva, cittadino onorario di Sarajevo, e del fotoreporter Mario Boccia.

Con Shooting in Sarajaevo Bottega Errante Edizioni inaugura una nuova collana – Obiettivo – fatta di libri con foto e testi, ma soprattutto conferma il lavoro consolidato di investigazione della letteratura, della contemporaneità e delle dinamiche geopolitiche dei Balcani occidentali.

Foto del libro Shooting in SarajevoLuigi Ottani, fotografo e pubblicista, ha una particolare vocazione per il reportage sociale ma realizza anche lavori di architettura, moda e pubblicità. Ha pubblicato una trentina di volumi fotografici ed è autore di numerose mostre ed installazioni. Con il volume Niet Problema! ha vinto il premio “Marco Bastianelli” 2006, riconoscimento al miglior libro fotografico italiano. Nel 2014 è stato scelto da Fondazione Fotografia come uno dei rappresentanti modenesi della Fotografia del dopoguerra. Nel 2016 ha pubblicato, con Roberta Biagiarelli, il volume Dal libro dell’esodo (Piemme edizioni). In occasione del Festival della Filosofia 2019 sul tema “Persona” ha realizzato l’installazione performativa Lo avete fatto a me. www.luigiottani.it.

Roberta Biagiarelli, attrice, autrice, documentarista, nel 2002 fonda l’associazione Babelia&C.-progetti culturali dedicandosi con maggior slancio alla ricerca, produzione e interpretazione di temi sociali, storici e politici. È interprete, tra gli altri, dei seguenti spettacoli: A come Srebrenica (1998), Reportage Chernobyl (2004), Resistenti (2006), Il poema dei monti naviganti (2008) e Figlie dell’epoca (2014). Produce i documentari: Souvenir Srebrenica (2006), La neve di giugno (2007), La Transumanza della Pace (2012). È esperta di Balcani con una particolare attenzione rivolta al genocidio di Srebrenica. Dal 2018 è ideatrice e curatrice del ciclo di incontri ‘Balcani d’Europa-lo Specchio di Noi’ e della rassegna ‘Vista sull’Europa’. www.babelia.org

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