Intervento di Valter Panaroni (presidente Confesercenti Fano) e Giuseppe Cofano (presidente provinciale Fiepet) 

In vista della riunione della Commissione Urbanistica chiamata a votare la variante al prossimo piano spiaggia, ribadiamo la ferma opposizione di Confesercenti e Fiepet alla richiesta di aprire nuovi chioschi bar nelle concessioni balneari.

A tal proposito, condividiamo la norma attuata dal Comune di Fano che vieta l’apertura di nuovi esercizi di somministrazione di alimenti e bevande là dove il retro-spiaggia è già adeguatamente servito. Chiediamo da tempo, inoltre, che tale divieto sia esteso anche alla zona di Ponte Sasso, ‘dimenticata’ dalla normativa comunale vigente e, invece, proprio come Fano e Marotta, ben fornita sul lungomare di bar e ristoranti.

L’ipotesi che la norma attuata dal Comune di Fano possa essere contraria al decreto Bersani, ci sembra poco plausibile: le proposte che escono dagli uffici del Comune sono state sottoposte al parere di legittimità e quindi non possono essere prive di un loro supporto legislativo. Va detto poi che anche la vicina Romagna ha messo dei paletti alla creazione di nuovi punti ristoro in spiaggia, supportata evidentemente da precisi riferimenti normativi. 

Il nostro no alla concessione di nuove licenze per i chioschi bar in spiaggia si basa su diversi motivi. In primo luogo sulla necessità di non creare fenomeni di concorrenza impari tra categorie: è facile comprendere, infatti, come la concorrenza dei bagnini possa essere distruttiva per baristi e ristoratori soprattutto in una località come Fano dove tra spiaggia e retro-spiaggia non c’è soluzione di continuità. Perché allora non mettere tutti nella stessa condizione? Se ai bagnini sarà concessa l’attività di ristorazione e bar, perché ai ristoratori non concediamo la possibilità di gestire una spiaggia?

Una provocazione, certo, anche perché così facendo andremo a discapito della qualità e della professionalità del servizio: il mestiere di ristoratore come quello di concessionario di spiaggia non si inventa, ma è frutto di preparazione, di passione e di esperienza. Cosa vogliamo farne della professionalità dei nostri operatori? Se pensiamo che sia utile al turismo e allo sviluppo del territorio dobbiamo tutelarla.

Al fine di esporre i nostri argomenti, rinnoviamo all’assessore all’Urbanistica Mauro Falcioni la richiesta di un incontro. Chiediamo, inoltre, un’audizione urgente anche ai componenti della Commissione Urbanistica che avranno il compito di votare la variante al piano spiaggia. Riteniamo che dal confronto tra le diverse esigenze possa scaturire una soluzione condivisa in grado di tutelare consumatori ed operatori, oltre che la qualità del servizio e della nostra offerta turistica.

dallaConfesercenti di Pesaro e Urbino