Si rifornivano in tanti dallo stesso fornitore, e proprio questo comportamento ha fatto scattare le indagini. Si tratta di un cuoco di 47 anni, residente a Gradara, che intenzionalmente aveva trasformato il suo appartamento in una centrale di spaccio di sostanze stupefacenti attivo nelle ore notturne, insieme al suo presunto rifornitore di droga, un 38enne libero professionista di Gemmano (Rimini). Entrambi sono stati arrestati a Pesaro il 28 Febbraio 2014.

Le indagini furono avviate dal mese di marzo 2013 dal nucleo investigativo Carabinieri di Pesaro e dalla stazione Carabinieri di Gabcce Mare. Durante alcuni servizi volti a interrompere questa attività illecita, i carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento del cuoco arrestandolo in flagranza di reato.

Nel seguito delle indagini, interrogando molti acquirenti della cocaina, i carabinieri sono riusciti a individuare anche la provenienza della droga, risalendo all’insospettabile professionista di Gemmano, che da molto tempo riforniva il cuoco di Gradara e altre persone residenti nella zona di Morciano di Romagna. Anche quest’ultimo è stato arrestato in flagranza di reato, perchè sorpreso a cedere la droga a uno dei suoi acquirenti di Pesaro.

Durante le perquisizioni presso le loro abitazioni, sono stati trovati 30 grammi di cocaina, alcuni bilancini di precisione, materiale per il taglio e il confezionamento della cocaina e circa 2mila euro in contanti (proventi dell’illecito).
Dopo l’arresto, il professionista ha patteggiato la pena di un anno, 10 mesi e 6.000 euro di multa mentre il cuoco ora si trova nella casa circondariale di Pesaro.

di Annalisa Gentile