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Crescita di licenziamenti e cassa integrazione nel 2008

Sono quasi 6.000 i lavoratori della provincia di Pesaro e Urbino che nel corso del 2008 sono stati interessati da licenziamenti o collocati in cassa integrazione guadagni. Questo è quanto emerge dall’analisi condotta dall’Ufficio Studi della CGIL di Pesaro e Urbino elaborando i dati raccolti presso l’Inps, l’Amministrazione provinciale e le proprie strutture di categoria.


In particolare sono 3.243 i lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione ordinaria, 285 dalla cassa integrazione in deroga prevista per le piccole imprese e 2.112 collocati in mobilità. A questi vanno aggiunte le centinaia di persone che hanno perduto il lavoro perché il loro contratto a termine o di collaborazione è scaduto e non è stato rinnovato e che non possono contare, in questo caso, né sul sostegno della cassa integrazione né sulle tutele previste in caso di mobilità.

Il dato relativo alla mobilità (2.112 lavoratori di cui il 44,1% donne) è il più alto degli ultimi anni, in aumento del 55,6% rispetto al 2007. Nel dettaglio, nel corso del 2008 760 lavoratori sono stati collocati in mobilità a seguito di licenziamenti collettivi ai sensi della L.223/91 attuati da 41 aziende, ai quali si aggiungono 1.352 lavoratori collocati in mobilità ai sensi della L.236/93.

In particolare, l’ultimo trimestre del 2008 ha registrato un aumento della mobilità del 80,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, complessivamente sono stati 661 i lavoratori collocati in mobilità nel periodo ottobre-dicembre.

Sono circa 240 le imprese che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione, con una forte prevalenza di aziende di piccole dimensioni; non mancano però aziende leader del nostro territorio. Il 2008 registra infatti un deciso aumento del ricorso alla cassa integrazione guadagni, raggiungendo 758.121 ore, con un incremento del 65,8% rispetto al 2007. Si tratta quasi interamente di CIG ordinaria per un totale di 735.480 ore, a fronte di 22.641 ore richieste di CIG straordinaria

Il ricorso alla cassa integrazione è fortemente aumentato nel quarto trimestre del 2008 (+114,4%), con un totale di 271.325 ore autorizzate. L’aumento risulta ancora più elevato estrapolando il solo dato delle imprese industriali, che presentano complessivamente un incremento del 464,6% con 233.300 ore autorizzate, di cui 221.420 ore di cassa integrazione ordinaria e 11.880 ore di cassa integrazione straordinaria.

Settore interessato da una crescita significativa della cassa integrazione è quello delle trasformazioni dei minerali giunto a quota 79.731 nell’ultimo trimestre, contro le 128 ore dello stesso periodo del 2007.

Forte crescita anche nel settore legno-mobile con 55.686 ore di cassa integrazione ordinaria e un incremento dell’ 413,2% rispetto allo stesso periodo del 2007.

Consistente aumento anche nel settore della metalmeccanica, dove si registrano 43.616 ore di cassa integrazione ordinaria e 3.240 ore di cassa integrazione straordinaria, con una crescita complessiva del 328,1%.

In aumento le ore di cassa integrazione anche nel settore tessile-abbigliamento, con 32.512 ore di cassa integrazione ordinaria e 6.560 ore di cassa integrazione straordinaria.

Anche il settore della carta registra un decisivo aumento con 6.719 ore autorizzate.  

Dall’analisi dei dati emerge pertanto come il fenomeno interessi in misura pressoché uguale i tre comparti più presenti della provincia: infatti sono 79 le imprese del legno, 67 dell’abbigliamento, 60 della meccanica; mentre gli altri settori vedono 20 aziende della chimica-vetro-platica, 8 aziende grafiche, 4 del terziario e due della logistica.

Risulta però evidente che il comparto più colpito, in rapporto alla sua presenza nel territorio, è quello dell’abbigliamento.

Questo spiega anche il dato sulla diffusione territoriale delle crisi. Infatti, dopo la zona di Pesaro con 128 aziende e quella di Fano con 44 aziende, l’altra realtà colpita è quella dell’alto Metauro, dove prevalente è la presenza del settore abbigliamento e dove si registrano 41 aziende interessate e 653 lavoratori coinvolti dalla Cig o dalla mobilità.

“Anche nella nostra provincia il numero di lavoratori interessati da problemi occupazionali è in forte crescita – osserva Cristina Ortolani, responsabile dell’Ufficio Studi Cgil – e la gravità della situazione è maggiore se consideriamo che è proprio nell’ultimo trimestre dell’anno quello nel quale abbiamo registrato una forte intensificazione del ricorso agli ammortizzatori sociali. Questo, assieme ai dati che ci provengono in questi giorni dalle nostre categorie, induce a prevedere che nei prossimi mesi il quadro si potrebbe presentare ancora più negativo visto che le informazioni che ci giungono riguardano un’ulteriore numero di aziende che stanno per essere coinvolte, un prolungamento dei periodi di cassa integrazione precedentemente previsti, il passaggio, per alcune aziende alla cassa integrazione straordinaria, fino alla chiusura di alcune aziende.”


Da CGIL Pesaro Urbino
 
 

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Venerdì 16 gennaio, 2009 
alle ore 16:31
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