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Urbino: le imprese chiedono interventi contro la crisi

CNAUn piano regolatore che cerchi di promuovere maggiormente il turismo; la creazione di un albo di imprese locali per lavori pubblici con importi inferiori a 500mila euro; una quota di terra di risulta adeguata ai residui di lavorazione; lavoro nero. Sono questi alcuni degli argomenti che sono stati al centro di un incontro tra una delegazione della CNA ed il Comune di Urbino.

La delegazione della CNA era composta da imprenditori del territorio che fanno parte del gruppo di lavoro dell’unione costruttori e impiantisti coordinati da Massimo Galli – responsabile di ambito territoriale – e Fausto Baldarelli – responsabile provinciale unione costruzione e impiantisti. Per il Comune di Urbino erano presenti Maria Francesca Crespini, assessore ai lavori pubblici e alle attività produttive e Massimo Spalacci, assessore all’Urbanistica. Un settore quello dell’edilizia e dell’impiantistica che nel territorio di Urbino impiega 213 imprese di cui 189 artigiane; ad Auditore 50 di cui 46 artigiane; a Fermignano 160 di cui 137 artigiane; a Montecalvo in Foglia 55 di cui 46 artigiane; infine a Petriano 65 di cui 56 artigiane.

Al centro della discussione tra CNA e Comune i problemi relativi alla crisi economica e alcune questioni che riguardano direttamente le imprese del territorio.

Tra questi, ad esempio, come favorire – nel rispetto delle regole e della normativa sugli appalti pubblici – le imprese del luogo, privilegiando il percorso della trattativa privata rispetto al bando negli appalti fino a 500000 euro; la creazione di un albo di imprese di fiducia del territorio definendo i criteri al fine di promuovere una “rintracciabilità dell’impresa” a tutela e garanzia delle imprese locali.

Nella concessione degli appalti di importo superiore a 500.000 euro la CNA propone al Comune che si si richieda comunque una valutazione e negoziazione preliminare con le associazioni di categoria per valutare se e quali spazi vi siano per favorire ugualmente le imprese del territorio percorrendo, laddove sia possibile, la possibilità di frazionare i lavori.

Poiché ad Urbino non sono ancora stati identificati dei siti per lo stoccaggio dei materiali di lavorazione la CNA ha chiesto di riservare una quota di terra di risulta per smaltire i residui di lavorazione a tutte le imprese del territorio, così come è stato concesso alla ditta Torelli-Dottori.

In relazione all’attuale contesto di crisi economica , per la problematicità aggravante rappresentata dal lavoro nero ad opera di dipendenti pubblici, CNA ha chiesto agli assessori presenti di esercitare un richiamo alla esclusività del rapporto di lavoro dei dipendenti stessi ricordando la possibilità di agire a livello normativo da parte della pubblica amministrazione.

Secondo CNA occorre inoltre rivisitare il piano regolatore promuovendo uno sviluppo legato al turismo più stanziale individuando zone di residenza qualificata sollecitando l’apertura di un dibattito tra gli attori del territorio al fine di delineare le linee guida per fare crescere la città. Il documento e le relative proposte avanzate da CNA sono state portate all’attenzione della giunta comunale nella seduta che si è tenuta subito dopo l’incontro.

Da CNA

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Martedì 4 agosto, 2009 
alle ore 12:34
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