Proteste contro la Direzione Scm: vuole tagliare 560 posti di lavoro, 157 a Pesaro

I lavoratori della Morbidelli, giovedì mattina, al termine dell’assemblea sindacale, dopo aver condiviso il giudizio totalmente negativo della Fiom Cgil e della Rsu sulle proposte dell’azienda che comporteranno il graduale smantellamento dello stabilimento pesarese e un indebolimento di tutto il gruppo Scm, hanno proclamato uno sciopero immediato di un’ora e mezza con relativo presidio davanti ai cancelli. La protesta continuerà anche domani con le stesse modalità.


La vertenza Scm, per la quale il coordinamento sindacale ha proclamato un pacchetto di scioperi di otto ore, vede ancora una volta i lavoratori opporsi alle scelte dell’azienda che, nei giorni scorsi, ha dichiarato di voler procedere ad una drastica riduzione del personale: 530 lavoratori in tutto il gruppo di cui 157 a Pesaro, la realtà produttiva più penalizzata.

L’assemblea ha inoltre chiesto e ottenuto un incontro urgente con i rappresentanti delle istituzioni locali e i parlamentari eletti nel territorio (fissato per sabato 5 settembre) per un aggiornamento della preoccupante evoluzione della vertenza e la valutazione di una possibile iniziativa congiunta a sostegno del lavoro in una realtà produttiva già indebolita da una serie di scelte negative della Direzione Scm che mette a rischio il patrimonio di competenze il ruolo della Morbidelli di azienda tra le più importanti del territorio pesarese.

Lunedì 7 settembre, inoltre, una delegazione sindacale sarà ricevuta dal prefetto Alessio Giuffrida al quale saranno espressi i problemi e i timori sul futuro di questi lavoratori pieno di incertezze e minacciato dall’incubo della disoccupazione.

Da CGIL