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A Rocca Costanza vanno in scena Carmen, Medea e Cassandra

Teatro, danza e poesia con Rossella Brescia e Vanessa Gravina

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Danza e parole dialogano domenica 27 luglio a Rocca Costanza di Pesaro intorno alle figure mitiche di Carmen, Medea e Cassandra nell’omonimo spettacolo affidato all’interpretazione coreografica di Rossella Brescia e alla recitazione di Vanessa Gravina.

Lo spettacolo – di Luciano Cannito, presentato da Daniele Cipriani Entertainment – è proposto nel cartellone di Rocca Costanza Scena Aperta su iniziativa del Comune di Pesaro in collaborazione con AMAT ed è parte della rassegna regionale TAU/Teatri Antichi Uniti sostenuta da Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Marche, AMAT, Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e Comune di Pesaro.

Prima dello spettacolo al pubblico è offerto un curioso AperiTAU. Sorsi e passeggiate di storia che prevede alle ore 19 una visita al Museo Archeologico Oliveriano a cura di Marcello Di Bella, direttore della Biblioteca e dei Musei Oliveriani, accompagnata da un “calice di vino”.

Carmen, Medea e Cassandra, tre protagoniste della letteratura di tutti i tempi, da sempre giudicate “colpevoli”: di infedeltà, infanticidio, dell’inutile capacità di “vedere” il futuro col cuore. Poesia e musica ce le hanno finora raccontate con occhi, logica e leggi maschili. Carmen Medea Cassandra – Il processo vuole invece restituire loro la parola in un “processo” che non è mai stato celebrato. Sono donne, vittime e carnefici, archetipi senza tempo che non appartengono soltanto alla letteratura e alla mitologia ma che vivono la contemporaneità: con altri volti e altri nomi, sempre con identico destino e identica condanna. In Carmen Medea Cassandra – Il processo, un lavoro pieno di spunti profondi e di grande attualità, troviamo Carmen a Lampedusa, tra sbarchi di migranti e mercanti di carne umana; osserviamo Medea durante un interrogatorio con il giudice; vediamo Cassandra sullo sfondo una Sicilia degli anni Cinquanta, vittima di due colpe convergenti, l’amore puro e la maschia legge del potere.

Così come l’omerica profetessa capisce l’inganno insito nel cavallo di legno abbandonato dagli Achei sulla spiaggia, così la Cassandra di questo lavoro è testimone di un nuovo cavallo di Troia che entra subdolamente nelle nostre case: la TV. Da quegli anni in poi la TV sarà l’aula dove si celebrerà il suo processo e quello di Carmen e Medea, un’aula virtuale dove chi è accusato viene condannato a priori. Interpretato da Rossella Brescia e Vanessa Gravina – due artiste dal temperamento passionale e deciso – affiancate dal ballerino Amilcar Moret e dall’attore Gennaro Di Biase, in questo spettacolo ideato da Luciano Cannito, che ne firma la regia e coreografia, movimento e testo non sono al servizio l’uno dell’altro, ma linguaggi paritetici.

Il testo è di Paolo Fallai, le musiche di Georges Bizet e Marco Schiavoni (con inserti di Escala, Thom Hanreich, Elvis Presley, The Cinematic Orchestra e Amon Tobin), le scene di Vito Zito, i costumi di Laura Antonelli e Elena Cicorella. Danzano i solisti e il corpo di ballo della Compagnia DCE DanzItalia.

Informazioni e biglietti (15 euro, ridotto 12 euro) AMAT 071 2072439, In.pu.t 0721 1836768. Biglietteria presso Rocca Costanza (366 6305500) da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo previsto alle ore 21.30.

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