È giunta il 24 luglio la sentenza definitiva per il 41enne elettricista originario di Bari accusato di violenza sessuale nei confronti delle figlie della moglie. Il verdetto emesso dal giudice del Tribunale di Pesaro Lorena Mussoni condanna l’uomo a sette anni e sei mesi di reclusione.

La vicenda risale al 2008 quando il pugliese, allora 35 enne, aveva cominciato prima a molestare e poi violentare le bambine di 11 e 9 anni, figlie della donna che aveva da poco sposato mentre l’ex marito e padre delle due giovanissime stava scontando una condanna in carcere in Puglia. Un orrore prolungato e indicibile con la maggiore delle due ragazze costretta addirittura ad abortire per ben due volte e obbligata a mentire ai medici dell’ospedale e alla moglie che non si era accorta minimamente di ciò che stava accadendo. “l’ho fatto con un ragazzo della mia età”. Parole senza credibilità, tanto che la faccenda era finita sul tavolo della Procura di Pesaro con la famiglia che intanto si era trasferita in Puglia

Il pm Maria Letizia Fenucci era riuscita a fermare l’uomo durante l’agosto dello scorso anno quando la moglie del colpevole di stupro (che nel frattempo aveva avuto due figli da lui) lo ha scoperto mentre aveva rapporti sessuali con una delle due figlie in tenda durante un campeggio. Il fascicolo è in seguito tornato a Pesaro con l’uomo che è stato arrestato e processato nel giro di breve. I figli (ora 5) sono in comunità e a entrambi i genitori è stata tolta la patria potestà.