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Pesaro: la Confesercenti chiede misure straordinarie per salvare la stagione turistica

Assoturismo: "Vanno trovate soluzioni con le amministrazioni locali"

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Fano, il lungomare e la spiaggia al Lido

Una stagione turistica così difficile nessuno se la poteva immaginare, non bastasse la crisi economica, adesso anche le avverse condizioni meteorologiche mettono in ginocchio le nostre destinazioni.

Come Assoturismo-Confesercenti, siamo vicini ai residenti e agli operatori turistici e commerciali colpiti dalle calamità naturali di queste ultimi giorni, dando la nostra totale disponibilità e solidarietà a chi si è visto travolgere da questi disastri naturali, ma siamo anche certi che nessun evento climatico riuscirà a piegare questi imprenditori che con sacrifici e passione continuano a gestire le loro attività da tempo, apportando benefici al territorio e a cui va tutta la nostra stima. È urgente però porre rimedio a tutto ciò: occorre una progettazione e una programmazione straordinaria del territorio e del comparto turistico in particolare.

Se dal punto di vista ambientale urgono interventi che sappiano mettere fine a tali disagi, è necessario anche prevedere un immediato intervento a sostegno delle imprese turistiche, alla messa in opera di misure straordinarie per l’immediato, ma anche una programmazione per il prossimo futuro con scelte condivise fra imprenditoria e amministrazioni. È soprattutto il momento che anche le amministrazioni locali facciano sentire la loro voce e mettano immediatamente in atto provvedimenti utili a salvare questa stagione turistica senza reticenze. La tassa di soggiorno, i risparmi dai costi gestionali e auspicabili risparmi di altro genere di cui le stesse amministrazioni possano godere in questo momento devono essere investite nel comparto turistico per fare in modo che la stagione balneare 2014 non venga ricordata come una stagione «fantasma».

Le imprese sono al collasso, i fatturati calano, le previsioni meteo preoccupano. Se, come tutti sostengono, il Turismo è il salvagente per la nostra economia territoriale, ora il primo passo da fare è ridare competitività alle nostre imprese turistiche, non è più possibile sostenere una pressione fiscale che si aggira intorno al 70%, o sostenere utenze come acqua, tasse sui rifiuti o canoni demaniali ai costi attuali, né possiamo sostenere una competizione europea con l’iva più alta di tutti.

I costi, le utenze e la troppa burocrazia sono le cause di una contrazione degli investimenti degli operatori, che vanno a discapito di una riqualificazione della nostra offerta turistica privata, ridare competitività alle nostre imprese significa concertare immediatamente, in questo difficile frangente, con le amministrazioni competenti, la diminuzione delle tariffe delle utenze, abolire la tassa di soggiorno ove presente e snellire la burocrazia per coloro che intendono ripristinare e investire nelle proprie aziende, ma significa anche attrezzare il territorio con infrastrutture al servizio del turista, significa rendere maggiormente fruibili le nostre destinazioni con maggiori collegamenti aerei ed un maggiore sostegno alle compagnie low cost, prevedere misure per aumentare le fermate dei treni nelle principali destinazioni marchigiane, e migliori servizi di trasporto all’interno del territorio, favorendo spostamenti in tempi decisamente più rapidi ed economici.

Come misure straordinarie servirebbe una forte campagna promozionale per rilanciare i restanti periodi, agosto e settembre, promuovendo soprattutto eventi che possano fare da traino come per esempio il Festival del Brodetto. Senza un taglio di costi e tasse, non si è più competitivi in un mercato sempre più difficile. Non si può competere in un mercato globale con delle regole locali, siamo tagliati fuori, non riusciamo più a reggere la concorrenza di mercati emergenti. Abbiamo tutte le carte in regola per poter vincere questa sfida, ma occorre fare sistema, mettersi in rete ed abbandonare definitivamente i personalismi e logiche da «vecchio sistema». Non possiamo più aspettare i tempi della politica, gli imprenditori turistici chiedono risposte immediate per la salvaguardia delle loro attività e per lo sviluppo del territorio e siamo sicuri che questa volta anche gli amministratori siano dalla nostra parte.

da: Confesercenti Pesaro

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