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Pesaro: alla scuola Rodari non si stimano danni per la salute

Si prosegue comunque con analisi e controlli sanitari

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Ancora al centro della cronaca la scuola Rodari di via Recchi (quartiere Cinque Torri) e il problema delle esalazioni tossiche emanate dalla copertura in seguito ai lavori di ristrutturazione del tetto eseguiti nel 2012.  Esito definitivo rilasciato da parte dell’Istituto superiore della sanità.

La relazione dell’Istituto superiore della sanità non esplicita alcun invito ad effettuare controlli sanitari. Dal confronto si evince che i valori ottenuti nelle analisi sono al di sotto dei limiti raccomandati come valore guida da Oms, Epa, Adsdr. Non si stima, dunque, che l’esposizione possa aver causato danni specifici alla salute. Ma l’amministrazione comunale e gli enti coinvolti manterranno quanto assicurato nell’ordine del giorno del consiglio comunale e nell’incontro con le famiglie e i docenti [ovvero ulteriori interventi di bonifica dello stabile e i controlli sanitari agli alunni e il personale n.d.r.]”. Così Comune, Asur e Arpam, dopo il parere dell’organo nazionale sanitario.

Così gli enti: “Comunicheremo l’indicazione degli esami a cui saranno invitati a sottoporsi i bambini e il personale della Rodari. La garanzia dei controlli resterà anche nel Protocollo d’intesa sulla «Comunicazione del rischio e promozione della salute», che sarà sottoscritto nei prossimi giorni. Le modalità saranno rese note in parallelo, dopo l’operatività del Tavolo misto“.

Il parere di nove pagine è firmato dal direttore del dipartimento Ambiente e Prevenzione primaria, dottoressa Loredana Musumeci (testo integrale in pubblicazione sul sito del Comune e della scuola, ndr). “Come ribadito nelle occasioni di incontro – continuano gli enti -, nella lettera si nota che, attualmente, nella normativa nazionale per gli ambienti indoor non sono presenti valori limite o di riferimento. Ma si specifica che i dati ottenuti nella seconda verifica effettuata da Asur e Arpam sulle cinque ore, più rappresentativi della situazione di reale esposizione, pur con i limiti descritti, permettono di fare alcune considerazioni relative ai possibili rischi per la salute“.

Nello specifico: “Anche considerando cumulativamente i valori di alcune sostanze (toluene, stirene e xileni) i parametri rimangono al di sotto dei livelli guida“. Infine, notano Comune, Asur e Arpam, “il riferimento riportato al termine della relazione sulla necessità di monitorare la situazione, effettuando prelievi e analisi ambientali, in modo sistematico, è già stato esplicitato più volte all’interno dei tavoli come obiettivo di tutti i componenti. Le modalità sono state, tra l’altro, condivise e concordate durante l’incontro tenuto a Roma nei giorni scorsi all’Istituto superiore della sanità, alla presenza di tutti gli enti coinvolti. In particolare sono stati definiti, durante la fase di bonifica, ulteriori interventi finalizzati ad effettuare indagini dell’aria indoor e outdoor, insieme ad altri carotaggi della copertura“.

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