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Pesaro: il consiglio comunale adotta la variante relativa all’Hotel Rex

La destinazione da ricettiva a residenziale, con i posti letto mantenuti dall'accorpamento di Nautilus e Beaurivage

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Comune di Pesaro

Il consiglio comunale adotta definitivamente la variante sostanziale relativa all’Hotel Rex (si astiene il M5S, ndr), che ingloba il concetto di «trasformazione della destinazione d’uso da ricettiva a residenziale, salvaguardando lo stesso numero di posti letto su altre strutture».

I 75 posti letto del Rex saranno comunque garantiti dall’ampliamento-accorpamento di Nautilus e Beaurivage. Operazione che, in parallelo, prosegue, dopo l’approvazione del Piano particolareggiato. “La direzione? Riqualificazione di strutture ricettive obsolete, unita al costruire nel costruito“, dice Matteo Ricci. “La possibilità introdotta dal Comune, con la delibera del 2012, è intelligente perché non diminuisce l’offerta, né la vocazione turistica della città. Tuttavia oggi discutiamo di una delle poche richieste arrivate in questo senso. Il tema della riqualificazione degli alberghi, sullo sfondo, resta comunque. Altrimenti viene meno un pezzo della strategia, che è abbinata al restyling dell’arredo urbano centro-mare di competenza comunale“.

Per il sindaco, quindi, “dobbiamo approfondire, cercare anche altri meccanismi per raggiungere la finalità. Intanto mi auguro che ci siano altre domande analoghe“. Il consiglio accoglie l’emendamento di Giovanni Dallasta (Siamo Pesaro), che svincola dal pacchetto della variante l’intervento di accorpamento della struttura con il Residence Liana, emerso nell’osservazione relativa alla deroga delle distanze. Per il consigliere della minoranza, si tratta di una modifica “necessaria per chiarire le regole a cui si deve attenere l’impresa. L’accorpamento compare ora per la prima volta, non era mai stato menzionato. Siamo corsi ai ripari: diciamo che nella demolizione e ricostruzione ci si dovrà genericamente  attenere alle distanze del Prg, perché il Liana non fa parte della delibera. Serve una procedura a parte per il residence: sarà quella l’occasione per valutare l’eventuale deroga sulle distanze, sulla base dell’allineamento possibile. Così tuteliamo l’ente da eventuali precedenti“. Restano invariate le altre due osservazioni accolte: deroga dalla percentuale di impermeabilizzazione dell’area – perché “il sedime occupa l’intero lotto” – e monetizzazione come compensazione dei parcheggi privati ad uso pubblico, perché “le dimensioni non rendono possibile la realizzazione“. Ora la fase di valutazione della Provincia, prima dell’ultimo atto in Comune.

Le voci dall’assemblea.Dario Andreolli (Ncd): “Con le correzioni congiunte, la delibera esprime qualcosa di virtuoso prodotto dal consiglio. Quando gli enti pubblici supportano l’iniziativa privata si determina un miglioramento dell’esistente. L’altezza eccessiva? E’ stata ridotta, è positivo“. Ilaro Barbanti (Pd): “Atto di importanza estrema, anche sul fronte sicurezza: ci sono quattro strutture che vengono riqualificate“. Roberta Crescentini (Siamo Pesaro): “Ci sorprende la sorpresa del sindaco sulla mancanza di richieste analoghe da parte di altri imprenditori. C’è carenza di programmazione sul turismo. Aiutiamo gli imprenditori eliminando la burocrazia e offrendo un eco-sistema favorevole. La finalità? Dovrebbe essere creare turismo per tutto l’anno“. Alessandro Pagnini (Pd): “Se Pesaro si vuole espandere nel turismo, è fondamentale mantenere i posti letto. La città deve avere strutture adatte e all’altezza“. Fabrizio Pazzaglia (M5S): “Ci asteniamo: qui non parliamo di alberghi ma di appartamenti. Non ci devono essere differenze, né figli e figliastri“.

Sblocca Italia. Non passa l’ordine del giorno del M5S per il ritiro del decreto “Sblocca Italia” (voto a favore dell’opposizione, si astiene Remo Giacchi di Forza Italia, contraria la maggioranza, ndr). Tutti i consiglieri M5S sottolineano l’azione di sensibilizzazione: “È un dovere discuterne, si bypassa su più fronti l’attività di cittadini e imprese. Dobbiamo tutelarci dal «saccheggio», difendendo il territorio e la dignità. Lo Sblocca Italia è un ritorno al passato, mette all’angolo gli enti locali». Ma secondo Marco Perugini (Pd), “le autonomie locali devono rispettare le loro competenze.  Ci sono temi che, nella mozione, vanno oltre: non illudiamo sul fatto che sia possibile dalla nostra assemblea, a livello normativo, impedire la pubblicazione del decreto. Poi su molti nodi, vedi termovalorizzatori, si può discutere. Ma abbiamo eletto cittadini in parlamento che hanno ruoli di rappresentanza del territorio. Prendiamo in esame, piuttosto, questioni che ricadono direttamente sul Comune, come i fronti aperti dalla legge di stabilità. Lì sì che possiamo dire la nostra“.

Il parcheggio dietro la stazione. In apertura, l’interpellanza di Dario Andreolli (Ncd) e Giovanni Dallasta (Siamo Pesaro) sullo stato delle trattative Comune-privato per le aree relative al dossier del parcheggio dietro la stazione ferroviaria, lato Miralfiore. Spiega il vicesindaco Daniele Vimini: “Dopo un lungo iter ora siamo a un punto di svolta. Lo scorso 15 ottobre si è raggiunto un accordo con il privato sulla permuta e sui luoghi di scambio, che coinvolgerà, per la parte pubblica, l’area di via Trometta. Positivo l’esito: ora siamo in grado di portare in giunta la delibera d’indirizzo collegata. Confermiamo, quindi, il parcheggio. Che resta tra gli obiettivi di mandato. Pesaro Parcheggi? Sarà facilitatore dell’accordo. Si occuperà dei carotaggi su via Trometta e della realizzazione del parcheggio dietro la stazione“. L’auspicio di Dallasta: “Anche se interverrà Pesaro Parcheggi, sia lasciata pubblica una buona parte ad utilizzo dei pendolari“.

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