I patronati insorgono contro l’incostituzionalità dei tagli
Pesaro Fano e Urbino: proseguono le manifestazioni e la raccolta di firme
Si sono svolte nella mattina del 15 novembre a Pesaro (nella foto piazza del Popolo) Fano e Urbino, le manifestazioni e la raccolta di firme contro l’articolo 26 della Legge di Stabilità che prevede una riduzione delle risorse di oltre il 35 per cento ai patronati.
Un provvedimento che, qualora non fosse modificato, impedirebbe di fornire servizi gratuiti a tutti i cittadini, iscritti o meno ai sindacati. I patronati erogano servizi come: domande di pensione di ogni tipo comprese quella di invalidità, disoccupazione, domande di mobilità. Si occupano degli infortuni sul lavoro, di malattie professionali, e di pratiche per i migranti. Il rischio è che non si potranno più assistere queste persone che non possono rivolgersi a professionisti e colpirebbe quei cittadini magari più anziani che non possiedono le competenza informatiche (oppure un computer) per rivolgersi ai servizi telematici dell’Inps.
Ma la cosa ancor più grave è che le risorse dei patronati non sono soldi dello Stato ma contributi dei lavoratori e delle imprese che il ministero del Lavoro gestisce e ripartisce. Quindi, se lo Stato, si appropria di soldi che non sono suoi il provvedimento sarebbe anche incostituzionale.
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