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Pesaro: presso la Prefettura convegno “La Polizia a difesa delle donne”

Il 25 novembre incontro per discutere sulla violenza di genere e relativa tutela delle vittime

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In data 25 novembre 2014, con inizio alle ore 10.00, presso il Salone Metaurense della Prefettura di Pesaro e Urbino, organizzato dalla Polizia di Stato, si terrà il convegno sul tema “La Polizia a difesa delle donne”.

La manifestazione rientra fra le iniziative di sensibilizzazione in ambito nazionale, fortemente volute dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, istituita con la Risoluzione ONU nr. 54/134 del 17 dicembre 1999, in ricordo dell’eccidio delle sorelle dominicane Mirabal ad opera delle squadre del terrore del dittatore Trujillo, avvenuto nel 1960.

Essa vuole essere un momento di riflessione su un allarmante fenomeno che negli ultimi tempi ha assunto un rilievo nuovo, divenendo oggetto di maggiore attenzione da parte dei mezzi di comunicazione e la cui entità richiede risposte efficaci in termini di prevenzione e di contrasto.

È in tale contesto che ha preso forma l’idea di organizzare, con l’impegno della Questura di Pesaro e Urbino, il convegno in argomento, che mira a coinvolgere in un costruttivo confronto i cittadini e  le figure istituzionali e professionali presenti sul territorio, attive nel campo del contrasto alla violenza di genere. Lo scopo è quello di individuare strategie e di fornire informazioni sugli strumenti di difesa e di supporto a disposizione delle vittime, nonché sui risultati conseguiti dalla Polizia di Stato nello specifico settore, ad un anno dall’entrata in vigore della Legge 119/2013.

Quest’ultimo è un atto normativo che ha indubbiamente rafforzato la tutela delle vittime di maltrattamenti, di violenza domestica e di atti persecutori, prevedendo misure di prevenzione e misure cautelari da adottare nell’immediatezza dei fatti, come l’arresto obbligatorio, l’allontanamento dall’abitazione familiare, l’estensione dell’ammonimento del Questore anche ai casi di violenze domestica e l’inasprimento delle pene.

Ulteriore novità e la possibilità per la vittima di ottenere informazioni dalla Polizia circa l’applicazione delle misure in argomento al suo persecutore, sulla loro durata e sull’esito delle indagini (come l’eventuale archiviazione da parte della magistratura, alla  quale si potrà eventualmente opporre).

Non meno importante è la previsione della segnalazione in forma non anonima che può essere effettuata non solo dalla parte offesa, ma da chiunque venga a conoscenza di una situazione di violenza domestica, ampliando in tal modo la possibilità di intervento e di presa in carico della vittima da parte della Polizia, consentendo così l’attivazione della procedura per l’emissione di un provvedimento di ammonimento.

La Divisione Anticrimine e la Squadra Mobile della Questura di Pesaro e  Urbino sono particolarmente attive nello specifico settore, sia per quanto riguarda l’aspetto della prevenzione che il campo del contrasto e delle investigazioni.

Il consuntivo dell’attività svolta nella Provincia di Pesaro e  Urbino in tale ambito, ad un anno dall’entrata in vigore della nuova normativa, è di 82 denunce per maltrattamenti e 50 per atti persecutori. A fronte di 18 proposte di ammonimenti del Questore, sono stati emessi 8 provvedimenti, mente 10 istanze sono state respinte in quanto non ricorrevano i presupposti previsti dalla vigente normativa. L’esame dei Funzionari della Divisione Anticrimine della Questura è infatti particolarmente scrupoloso, proprio allo scopo di evitare ogni possibile strumentalizzazione della legge ai fini delle responsabilità soprattutto in tema di separazioni e di affidamenti dei figli minori, da parte delle persone coinvolte nei fatti.

Nell’ambito degli 8 ammonimenti emessi, 4 riguardano l’art.8 della L. 38/2009 (ovvero la legge che in prima battuta ha introdotto il reato di atti persecutori di cui all’art. 612 bis del C.P.), quindi relativi ad episodi connotati dalla non convivenza delle persone coinvolte, come nel caso dell’ex fidanzato o dell’ex coniuge che non si rassegna al fine del rapporto sentimentale e 4 sono riferiti all’art. 3 della L. 119/2013, ovvero riconducibili al reato di violenza domestica, caratterizzati da una situazione di convivenza.

Nella quasi totalità dei casi vittime dei reati in questione sono donne, mentre solo in minima parte la situazione vede l’uomo rivestire il ruolo di parte offesa.

Relatori del convegno saranno:
– I Dirigente della Polizia di Stato dott.ssa Natalina Baiocchi, Dirigente la Divisione Anticrimine della Questura di Pesaro e Urbino;
– Dott.ssa Lorena Mussoni, Magistrato presso il Tribunale di Pesaro;
– Dott.ssa Simona Giommi del Centro Antiviolenza;
– Dott.ssa Federica Panicali dell’Associazione Percorso Donna;
– Dott.ssa Milena Volpe, Psicologa, Dirigente degli Ospedali Riuniti Marche Nord.

I lavori verranno aperti dai saluti del Prefetto di Pesaro e Urbino dott. Attilio Visconti e del Questore di Pesaro e  Urbino dott. Antonio Lauriola. È previsto l’intervento di una vittima della violenza di genere che, nella circostanza, renderà una testimonianza sull’esperienza vissuta. Faranno parte dell’auditorio anche circa 200 ragazzi delle scuole superiori pesaresi.

 

 

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