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Fano: maxi evasione da 30 milioni di euro da parte di una finta cooperativa

Sequestrati beni per oltre 3,6 milioni di euro

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Guardia di Finanza

I finanzieri della Compagnia di Fano hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro per oltre 3,6 milioni di euro, finalizzato alla confisca per equivalente, nei confronti del principale responsabile di una maxi evasione di circa 30 milioni di euro, realizzata da una sedicente cooperativa di lavoro, operante nel settore della carpenteria edile, individuata a seguito di complesse attività di polizia tributaria e giudiziaria, svolte all’inizio del corrente anno.

In particolare, tali attività consentivano nell’accertare che quest’ultima, al fine di ottenere un fraudolento risparmio d’imposta, avesse utilizzato fatture per operazioni inesistenti, per un importo di oltre 5,5 milioni di euro, emesse da una ditta individuale rivelatasi una vera e propria “cartiera”.

Gli investigatori, inoltre, hanno accertato che la stessa aveva operato come una vera e propria impresa con finalità prettamente lucrative e non come una “cooperativa di lavoro” che avrebbe dovuto, invece, perseguire lo scopo di mettere i soci lavoratori in condizione di ottenere continuità occupazionale e stabilità retributiva. Tale simulazione ha permesso alla falsa cooperativa di usufruire indebitamente dei relativi privilegi fiscali e di porsi sul mercato dell’edilizia con prezzi più vantaggiosi rispetto agli altri operatori del settore, viziando ed avvilendo, così, la libera concorrenza.

L’attività dei finanzieri si è conclusa con la denuncia a piede libero di quattro soggetti ritenuti responsabili dei reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false, omessa dichiarazione, infedele dichiarazione, dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, emissione di false fatturazioni, nonché sottrazione ad ispezione della documentazione contabile, ed alla constatazione di proventi sottratti a tassazione, per un totale di quasi trenta milioni di euro ed IVA per più di sei milioni di euro.

In esito allo sviluppo investigativo di tali vicende, il G.I.P. di Pesaro, Dott. Raffaele Cormio, concordemente alle richieste delle Fiamme Gialle fanesi – coordinate dal P.M. Dott. Giovanni Fabrizio Narbone – ha disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, per oltre 3,6 milioni di euro nei confronti della mente della organizzazione criminale, un cinquantenne fanese.

Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri della Compagnia di Fano che hanno rinvenuto e sequestrato una villa in zona Metaurilia di Fano, un’autovettura, terreni, quote societarie, rapporti bancari.

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