Assemblea e sciopero immediato al Cantiere navale di Pesaro
Da tre mesi senza stipendio e stanchi delle promesse mai mantenute se la situazione non si sblocca da lunedì altre azioni di protesta
Venerdì 22 gennaio, in mattinata i lavoratori del Cantiere navale di Pesaro, congiuntamente alle Rsu e ai rappresentanti sindacali Marco Monaldi (Fiom Cgil), Leonardo Bartolucci (Fim Cisl) e Paolo Rossini (Uilm Uil), riuniti in assemblea, dopo aver valutato la situazione negativa per il mancato pagamento degli stipendi arretrati (novembre e dicembre 2009 e tredicesima mensilità).
Inoltre, avendo preso atto per l’ennesima volta del mancato adempimento di molte promesse fatte dalla proprietà anche in sedi istituzionali, l’ultima delle quali in Prefettura (il 14 gennaio scorso) presenti oltre al prefetto Alessio Giuffrida, il Capo di Gabinetto Clemente Di Nuzzo, il presidente della provincia Mattero Ricci e il sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli), hanno proclamato uno sciopero per tutta la giornata di venerdì 22 e dopo aver lasciato il cantiere sono stati ricevuti alle 12.30 nella sala del Consiglio Comunale dai rappresentanti delle istituzioni per illustrare ancora una volta la difficile situazione che li vede senza stipendio da tre mesi e senza nessuna certezza sul futuro dell’attività lavorativa nel Cantiere.
All’incontro erano presenti il Capo di gabinetto della Prefettura Clemente Di Nuzzo, il vicesindaco di Pesaro Giuseppina Catalano, il portavoce del sindaco Franco Arceci e l’assessore provinciale al lavoro Massimo Seri.
Al termine dell’incontro i rappresentanti delle istituzioni hanno garantito pieno appoggio ai lavoratori per la soluzione della vertenza e l’impegno per il futuro dell’attività produttiva del Cantiere navale di Pesaro.
da Marina Druda
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