Nella giornata del 10 dicembre 2014 il personale della polizia di stato ha identificato tre persone, sospettate del reato di truffa. In particolare gli agenti del commissariato di P.S. di Urbino, nella mattinata del 10 dicembre sono intervenuti a Urbania, in ausilio di una pattuglia della polizia locale che stava procedendo al controllo di un italiano di 38 anni originario del bresciano e di un cittadino albanese di 23 anni, che si aggiravano nel centro storico cercando di vendere con il metodo del porta a porta, apparecchiature per la rilevazione di perdite di gas, sebbene privi della prevista autorizzazione.

I successivi approfondimenti hanno permesso di appurare che i sospettati, che da alcuni giorni operavano nell’entroterra urbinate, avevano già stipulato una decina di contratti di vendita di questa attrezzatura, soprattutto a  persone anziane residenti a Lunano, Sassocorvaro e Piandimeleto, al prezzo di euro 250 l’una (oltre 8 volte l’effettivo valore commerciale), sostenendo falsamente trattarsi di apparecchiature obbligatorie per legge e paventando, in caso di mancata installazione delle stesse, la possibilità di forti multe da parte di fantomatiche autorità addette ai controlli.

È stato inoltre identificato un terzo soggetto, rintracciato in Urbino, un albanese di anni 36, coinvolto anch’egli nell’attività di vendita. Nei confronti di tali persone il commissariato di P.S. di Urbino ha avviato un’attività di indagine, finalizzata ad accertare la consumazione del reato di truffa.

Per tale motivo si invitano tutti coloro che negli ultimi giorni dovessero essere stati contattati presso le proprie abitazioni con le suesposte modalità, al fine  di convincerli ad acquistare apparecchiature per la rilevazione di perdite di gas, a segnalare il fatto al più vicino posto di Polizia.