Nella giornata del 3 febbraio Gennaro Franchini, ufficiale giudiziario del Tribunale di Pesaro, ha passato davvero un proverbiale brutto quarto d’ora quando, durante la consegna dell’avviso di esecuzione di sfratto, si è visto puntare contro ad alzo zero un fucile carico da parte del 75enne Rodolfo Orsini, inquilino dell’appartamento in oggetto.

Franchini si è recato nell’abitazione dell’affittuario accompagnato dall’avvocato Adriano Buffoni, legale rappresentante della famiglia Dolci, proprietaria della palazzina che comprende l’appartamento affittato da Orsini, e stranamente, dopo la citofonata, si è visto subito aprire il portone d’ingresso contrariamente a una serie di precedenti tentativi.

Una volta dentro, all’intimazione di sfratto, l’anziano con la scusa di andare a preparare le valigie si allontana verso il reparto notte dell’abitazione. Quando, non ricomparendo, Franchini lo raggiunge, nota che Orsini sta armeggiando con un fucile dichiarando di farla finita. Ne nasce una colluttazione con Franchini che però non riuscendo a sottrargli l’arma di mano, si allontana verso l’uscita della camera da letto dove è raggiunto da Buffoni che intanto ha allertato carabinieri e polizia. Orsini intima di allontanarsi e fa fuoco in direzione della porta della camera ma fortunatamente la sicura evita al colpo di esplodere.

All’arrivo dei carabinieri Orsini, che evidentemente intendeva togliersi la vita (aveva anche lasciato una lettera d’addio) ed aveva finito col rischiare di uccidere altre persone, ha desistito immediatamente da ogni intento, raccontando poi in lacrime la sua storia di profonda solitudine.