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Centro recupero animali selvatici, la Provincia prolunga il servizio fino al 12 marzo

Il presidente Tagliolini: "Un bene comune da tutelare"

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Cras

La Provincia di Pesaro e Urbino prolungherà fino al 12 marzo l’attività del Cras, il Centro recupero animali selvatici, che secondo la legge “Del Rio” non rientra più tra le competenze dell’ente. “Non vogliamo interrompere il servizio – commenta il presidenteDaniele Tagliolini -. Tutti ribadiscono l’importanza del Cras ma poi, nel concreto, nessuno mette risorse per la sua sopravvivenza. Dopo il 12 marzo, purtroppo, saremo costretti a sospendere l’attività”.

Come ricorda Tagliolini, la Provincia spende circa 10mila euro al mese tra personale, prestazioni veterinarie, mangimi, attrezzature, automezzi, spese di gestione della struttura, che da anni è un punto di riferimento per il soccorso, la cura, la riabilitazione e la reintroduzione degli animali selvatici nel loro ambiente naturale, come previsto dalla normativa nazionale e regionale.

Il Cras è un bene comune da tutelare. Chiediamo alla Regione Marche – aggiunge Tagliolini – che entro il 6 marzo ci faccia avere le risorse per prolungare il contratto di servizio del Cras per tutta l’annualità, o almeno fino a quando non si sarà concluso il processo di riforma delle Province, che non vede più la fauna selvatica tra le competenze del nostro ente”.

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