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Pesaro: il parco di via Becci intitolato alle due sorelle Trivella, partigiane e femministe

Ricci: "Nelle vite di Lea e Sparta c’è la storia della città"

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Giardino Sorelle Trivella

Un dovere intitolare il parco di Via Becci a Lea e Sparta Trivella. Nelle loro vite c’è anche la storia della nostra città. Non c’è modo migliore di festeggiare l’8 marzo”. Così Matteo Ricci, scoprendo la targa che omaggia le sorelle partigiane e fondatrici dell’Udi pesarese, nell’area verde di Villa San Martino.

La loro esistenza? Potrebbe ispirare un film: è stata un’avventura impressionante – ha proseguito il sindaco -. Una spinta valoriale che ha contagiato la comunità. E ci ha consentito di crescere in libertà. Come staffette rischiarono la vita, si impegnarono per l’emancipazione femminile, il welfare, i centri sociali per anziani come antidoto al male della solitudine. Per un’amministrazione che crede nei valori della Costituzione e della Liberazione è necessario rimarcare il loro esempio. Una comunità cresce se tutti si aiutano“.

Il rilancio: “Ora questo giardino, risistemato, deve vivere con iniziative culturali, musicali, sociali incentrate sulle vite dei grandi pesaresi eroi del nostro tempo“. Commozione tra i discendenti delle due donne. “Lea e Sparta oggi sarebbero felici – è il pensiero di Antonella Pompilio, Udi Pesaro -. Nell’impegno pubblico condividevano gli stessi ideali, anche se nel privato hanno fatto percorsi diversi. L’elemento che le accomuna? Il loro impegno sociale: Lea si spese per l’apertura degli asili, nel periodo della ricostruzione. Sparta, che fu consigliere comunale, seguì le lotte contadine e rappresentò l’Udi nazionale a Berlino e in Cina.  Dalla memoria percepiamo la loro forza e rafforziamo la nostra identità“.

Giuseppe Scherpiani, presidente Anpi: “Le ho conosciute direttamente: hanno influito sulla mia vita. Hanno rischiato la vita da partigiane, animate da idealità e profondità etica immensa. Sono state generose: ricordo la loro sensibilità per l’arte e il canto. Non erano guerrigliere ma donne vere, che vivevano e amavano come le altre. È un  segno della memoria, che resterà a lungo e ricorderà una stagione felice della città“.

Alla cerimonia sono intervenuti anche gli assessori Andrea Biancani, Giuliana Ceccarelli e Mila Della Dora, oltre al presidente di quartiere Francesco Micci.

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