Vallefoglia: via Montefeltro a Montecchio un pericolo per pedoni e ciclisti
Il consigliere Lucarini: "Garantire un livello minimo di sicurezza"

A Montecchio, in via Montefeltro (strada provinciale Sp3-bis) i pedoni e i ciclisti rischiano continuamente di essere investiti da auto che sfrecciano a velocità troppo elevate. Stiamo parlando del tratto di provinciale che dalla rotatoria con via San Michele arriva fino alla rotatoria con Via Fermi dove la carenza di segnaletica, la larghezza della strada e la mancanza di ogni dispositivo di protezione per gli utenti deboli, la rende particolarmente pericolosa.
Nonostante, infatti, la distanza tra le due rotatorie sia di poche centinaia di metri, molti automobilisti accelerano in maniera tale da raggiungere velocità elevate e se a questo si aggiunge il fatto che la presenza di due incroci a raso (in particolare quello con via Monte Nerone) consente a chi vuole svoltare di fermarsi in mezzo alla carreggiata, la banchina dedicata al passaggio dei pedoni e dei tanti residenti che accedono alle proprie abitazioni proprio lungo la strada, è spesso invasa dalle auto in movimento.
Alcuni anni fa, l’amministrazione comunale di Sant’Angelo in Lizzola aveva ottenuto il nulla-osta dalla Provincia per limitare quantomeno la svolta sulle vie adiacenti grazie a piccoli interventi (striscia continua di mezzeria e segnaletica verticale di divieto) per obbligare gli automobilisti a servirsi della vicina rotatoria ma purtroppo nulla è stato fatto
È il consigliere comunale di Vallefoglia Luca Lucarini a mettere l’accento su un disagio della viabilità e, soprattutto, un problema in ordine di sicurezza: “Oggi, presentando anche un’interrogazione consiliare, torno a chiedere non solo quel piccolo ma significativo intervento, ma anche un sistema di protezione vero e proprio che isoli la banchina dalla carreggiata. Un cordolo (se si vuole limitare la spesa) o un vero e proprio percorso ciclo-pedonale rialzato dal livello stradale – prosegue Lucarini – , che garantisca un minimo di tranquillità e sicurezza ai passanti e alle famiglie che entrano o escono dalle loro abitazioni“. Che poi conclude: “In questo modo si otterrebbe anche una percezione visiva del restringimento della carreggiata che sicuramente limiterebbe la velocità degli automezzi in transito“.
da: Insieme per Vallefoglia
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