Arrestati due giovani dell’entroterra fanese per duplice tentato omicidio
Nel mirino anche la nonna di uno dei due malfattori per questioni di eredità
Due amici, Vincenzo Mancani 22enne di Saltara e Luca Baci, orcianese di 34 anni hanno dato vita a un’insolita e alquanto inquietante associazione a delinquere per poi finire con l’essere arrestati dai Carabinieri con l’accusa di duplice tentato omicidio.
Insieme hanno cercato di uccidere tagliandole i freni dell’auto una donna che si era opposta alle avances di uno di loro ad un’amica. Non paghi del misfatto, nel frattempo uno dei due ha commissionato all’altro l’omicidio della nonna, in modo che la famiglia potesse ereditare l’ingente patrimonio dell’anziana signora una volta deceduto anche il nonno. Fortunatamente entrambi i progetti omicidi non sono andati a buon fine ma ora ai due amici la galera non gliela toglie nessuno.
Per quanto riguarda il primo tentato omicidio, secondo la ricostruzione dei carabinieri una donna di 57 anni dopo aver trascorso una serata in un locale a Montemaggiore al Metauro, al suo ritorno verso casa si è accorta che l’auto non frenava più. Ha dunque rallentato per scongiurare ogni rischio e nel frattempo si è resa conto di essere tallonata da un’auto con a bordo Mancani e Baci. Conosce quest’ultimo di vista per una serie di insistenti avance a una sua amica, immancabilmente declinate. Il giorno dopo porta l’auto dal meccanico che nota immediatamente i freni manomessi, dopodiché decide di denunciare l’accaduto ai carabinieri di San Giorgio.
I sospetti sui due amici vengono confermati da alcune intercettazioni telefoniche e ambientali che registrano conversazioni inequivocabili della coppia di uomini sull’intenzione di eliminare la signora 57enne, ritenuta un ostacolo per la relazione sentimentale tra Baci e l’amica della donna. Ma non finisce qui perché queste conversazioni rivelano anche altre intenzioni omicide, rivolte alla nonna di Mancani con tanto di spiegazione del piano per l’eliminazione. L’intento era quello di far uccidere da Baci l’anziana signora ottantenne, proprietaria insieme al marito di 81 anni gravemente malato di una serie di beni immobili (tra i quali parte dell’abitazione dove Mancani vive con la madre), in maniera tale da poter ereditare il patrimonio alla morte del nonno, considerate le esigue aspettative di vita dell’uomo.
Il piano omicida va a monte perché il giorno che Baci avrebbe dovuto far fuori la nonna di Mancani con una mazzetta da muratore, si accorge che la zona è presidiata da pattuglie di Carabinieri. Al telefono Baci lo rassicura perché ha già trovato un killer alternativo nella provincia di Ancona che per 500 euro è disposto a compiere il “lavoro”. Tutto abbastanza schiacciante per il pm Maria Letizia Fucci che chiede al Gip di procedere all’arresto dei due delinquenti.
La perquisizione in casa di Baci da parte dei carabinieri porta al ritrovamento della mazzetta da muratore e le forbici tronchesi che avrebbero reciso i freni dell’auto della signora. Dal portafoglio di Mancani invece viene sequestrato un assegno (rubato) di 1.500 euro intestato a Baci.
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