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Pesaro Basket: la Consultinvest perde a Venezia per 84-72

Non basta la rimonta nell'ultimo quarto per avere la meglio contro una solida Reyer

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Consultinvest Pesaro-UmanaTReyerVenezia

Dopo una buona partenza nel primo quarto la Consultinvest Basket Pesaro non ce la fa a tenere il passo di una squadra solida e ottimamente organizzata come l’Umana Reyer Venezia che al Taliercio va a conquistare la vittoria – per 84-72 – che la proietta al secondo posto nella classifica del campionato di Legabasket Serie A, mentre per i pesaresi si fa sempre più dura.

Ha da passa’ la nottata, si dice in paesi ad altre latitudini dello Stivale, e la nottata per la Consultinvest è durata due turni, il primo casalingo con una EA7 Emporio Armani stratosferica, in grado di imporre la propria legge anche contro la Dinamo Sassari (piccole vendette di Coppa Italia), e il secondo a Venezia contro una poco umana Reyer, seconda in classifica ma soprattutto fuori dalla portata qualitativa dei pesaresi, senza nessunissima offesa per gli addetti ai lavori. Due turni che – come era legittimo attendersi – hanno portato magrissima semente nel granaio di Pesaro ma se non altro, almeno dopo il match al Taliercio, hanno rafforzato più che mai la convinzione in Paolini e i suoi che volere è potere e che quella cosa chiamata salvezza, sì, si può raggiungere.

Il fatto che sia con l’Olimpia che a Venezia la Vuelle abbia trovato scritto “hic sunt leones” non l’ha messa al riparo dall’assunto deontologico del “provarci ad ogni costo” sventolandogli davanti la bandiera bianca dell’alibi del “tanto sono più forti”. E allora se con Milano il timore reverenziale dello squadrone si è fatto un po’ sentire (forse un po’ tanto), a Venezia i ragazzi ce l’hanno davvero messa tutta. Con l’EA7 sono mancate dinamiche e percentuali, con la Reyer, a conti fatti, solo un po’ di percentuali e questa benedetta difesa che ha preso un po’ troppo alla lettera il messaggio della Domenica delle Palme.

Se vogliamo cercare un altro bell’elemento di colpevolezza sul banco degli imputati lo troviamo senza essere geni della detection nella deconcentrazione totale, nel blackout prolungato e certo motivato per il frustrante martellamento di Stone, Dulkys, Ortner e compagnia realizzante. Altro che distrazione fatale, un incubo da meno venti punti che ha portato le due compagini sul 60-40 con un passivo di 25-11 dopo un primo tempo tutto sommato egregio ed equilibrato.

Il risveglio, come sempre, avviene tardi e con tutta la volontà e gli atti supererogatari del caso (le bombe di Ross e Basile, i recuperi di Crow e le penetrazioni in transizione di Wright) e recuperata la concentrazione smarrita la Consultinvest non riesce a recuperare uno svantaggio oggettivamente troppo pesante. Ora che la nottata è passata, l’imperativo categorico che accompagna un calendario decisamente più abbordabile è “vietato dormire”.

Il Tabellino

Umana Reyer Venezia – Consultinvest Pesaro 84 – 72 (17-22, 18-7, 25-11, 24-32)

Venezia: M. Ceron 12, B. Ortner 12, H. Peric 10; Rim(51): J. Stone 9; Ast(25): J. Stone 6

Pesaro: C. Wright 16, L. Ross 14, W. Judge 13; Rim(40): L. Ross 11; Ast(13): B. Musso e C. Wrigh 3

Arbitri: Alessandro Martolini,  Michele Rossi, Beniamino Manuel Attard.

 

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