A San Costanzo il trio “I Musaico”
A poco più di un anno dall’uscita dell’ultimo, fortunato album dei Nomadi, il cantautore Marco Petrucci torna sulla scena con il suo trio, I Musaico, per la prima tappa estiva di un intenso tour acustico. L’appuntamento è fissato a San Costanzo per venerdì 25 giugno alle ore 22.00 in Piazza Pascolini, nell’ambito della Festa del Pd, per un viaggio che toccherà alcune delle più significative tappe della storia della musica d’autore.
La band acustica proporrà ovviamente, nel corso dello spettacolo, tutti i brani scritti da Petrucci per i Nomadi nell’ambito della collaborazione che dura ormai dal 1994 tra il cantautore senigalliese ed il gruppo emiliano capitanato da Beppe Carletti.
L’ingresso al concerto sarà libero.
I Musaico nascono dall’incontro tra Marco Petrucci, Renzo Ripesi e Claudio Marchetti, cantautore il primo, poliedrico musicista, cantante ed attore di teatro il secondo, virtuoso musicista in erba il terzo. Tre artisti marchigiani che hanno tracciato percorsi musicali paralleli, ma pervasi da un’identica passione per le proprie radici e per le proprie terre, semi comuni di piante che inevitabilmente, crescendo, hanno iniziato ad intrecciare i rispettivi rami.
Ed è proprio da questo intreccio che nasce la musica meticcia del trio I Musaico; un trio che tenta di rappresentare alcune tra le espressioni più alte dell’arte un po’ come le Muse della mitologia greca e che assembla tre generazioni, esperienze e periodi storici diversi un po’ come le tessere di un mosaico.
Lo spettacolo acustico che ne viene fuori è un inebriante viaggio tra le sensazioni, gli odori e i colori di alcune tra le più belle canzoni della musica d’autore italiana: da De Gregori a Fossati, da Tenco a Ciampi, da Battisti a De Andrè, da Bertoli a Battiato, da Baustelle a Negramaro, passando per le tappe più significative dell’esperienza artistica di Petrucci, con l’esecuzione di tutti i brani da lui scritti per i Nomadi. Canzoni senza tempo, a cavallo tra il bisogno di sentirsi vivi, del vedere riconosciuti i diritti a tutte le latitudini e la voglia di cullarsi sul sogno, sull’utopia, tra l’estasi e la terra.
da Anima Comunicazione
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