Prima lo minacciano poi gli bruciano casa: arrestati
Due albanesi e un italiano finiscono in manette grazie agli agenti di Pesaro
Incendio doloso, minacce aggravate e porto ingiustificato di armi da taglio: sono questi i reati per cui sono stati arrestati tre uomini, nel quartiere di Muraglia, dagli agenti del Commissariato di Pesaro alcune notti fa.
I tre, due albanesi e un italiano, sono i responsabili del tentativo di far bruciare la casa del rivale in amore di uno dei due albanesi coinvolti. L’intervento è avvenuto in via Boiardo, da dove è partita la chiamata al 113 da parte della fidanzata della vittima, una giovane di Vallefoglia, che si era insospettita per dei rumori che facevano pensare a un furto in atto. E invece gli arrestati stavano predisponendo l’incendio lanciando materiale infiammabile contro l’abitazione con l’intento di darvi fuoco.
All’arrivo della Polizia sono stati contattati immediatamente i Vigili del Fuoco che hanno limitato i danni all’edificio.
Da quanto emerso, vi erano forti dissidi tra uno degli albanesi coinvolti e la vittima dell’agguato per questioni amorose legate a rapporti precedenti. Dalla rivalità in amore si è passati però in poco tempo ai comportamenti aggressivi, alle minacce e persino all’incendio doloso. E proprio mentre i poliziotti stavano raccogliendo le informazioni, la vittima è stata contattata al telefono da uno dei tre che avrebbe detto: “Ti è piaciuto il giochetto?“.
Così è stata tesa la trappola: gli agenti hanno pensato di nascondersi e attendere l’arrivo del rivale che è giunto assieme agli altri due uomini. Uno di loro aveva anche un coltello, gettato tra l’erba alla vista delle divise che li hanno ammanettati e portati a Villa Fastiggi prima dell’udienza di convalida dove il giudice ha disposto i domiciliari per tutti e tre.
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