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Possesso arma clandestina, arrestato uomo residente a Marotta di Mondolfo

A un cinquantenne contestata pure l'accensione pericolosa avvenuta in un ufficio pratiche di Monte Porzio

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Pistola clandestina

Padre e figlia si recano in un ufficio di disbrigo pratiche a Monte Porzio. A conclusione l’uomo afferra il borsello per prendere il soldi e, inavvertitamente, lo fa cadere. La caduta provoca una forte deflagrazione che allarma i presenti nell’ufficio.

L’uomo si scusa asserendo si trattasse dell’esplosione di un accendino, saluta e si allontana frettolosamente. Mentre i dipendenti increduli si interrogano sull’accaduto, un passante segnala il fatto ai carabinieri di Monte Porzio che dopo poco raggiungono l’ufficio. Raccolgono le testimonianze e scoprono l’esistenza di un foro nella parte bassa di una porta interna rinvenendo nella stanza limitrofa un’ogiva di un proiettile esploso.

Individuata l’identità del possessore del borsello, i militari, con l’aiuto dei colleghi della Stazione di Marotta, raggiungono la sua abitazione e chiedono spiegazioni sull’accaduto. Inizialmente l’uomo prova a rifilare la storiella dell’accendino ma, vista l’incredulità dei militari, tenta con una versione apparentemente più credibile. Consegna un bossolo asserendo si trattasse della parte del proiettile contenuto all’interno del borsello ed esploso accidentalmente nella caduta. A riprova dell’attendibilità della versione sostenuta consegna le armi legittimamente detenute tutte di calibro diverso dal colpo esploso.

I militari, non convinti nemmeno dall’ulteriore versione, iniziano la perquisizione dell’abitazione finché non individuano l’arma che aveva esploso il colpo. Si tratta di una pistola clandestina senza matricola.

L’uomo ha dato un’ultima versione circa la provenienza dell’arma: l’ha acquistata al mercatino delle pulci a Napoli da uno sconosciuto.

Così, S. P. , 50enne di origine campana e residente da anni a Marotta è stato arrestato in flagranza di reato per porto e detenzione di arma clandestina, ricettazione ed accensioni pericolose e condotto in carcere.

Nei prossimi giorni si terrà il giudizio di convalida dell’arresto.

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