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Mondolfo, ordinanza anti-prostituzione al confine con Senigallia

Sanzioni per chi si atteggia o si veste in modo allusivo, per chi contratta prestazioni sessuali e per chi crea pericoli o disagi

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Anche il Comune di Mondolfo corre ai ripari per contrastare l’aumento della prostituzione su strada, soprattutto nella zona al confine con Senigallia. E lo fa attraverso un’ordinanza, la n. 115 del 24 novembre scorso, con cui vengono messi al bando atteggiamenti allusivi, abbigliamenti che rendano esplicita l’attività di meretricio o comportamenti che possano creare pericolo per la circolazione stradale.

Nel testo, firmato dal sindaco Nicola Barbieri, si legge che il fine è quello di prevenire e contrastare “comportamenti che, come la prostituzione su strada, possono offendere la pubblica decenza; disturbano gravemente l’utilizzo degli spazi pubblici o la fruizione cui sono destinati; rendono difficoltoso o pericoloso l’accesso ad essi“. Strade, parcheggi, marciapiedi, piazze, parchi e zone verdi sono infatti spesso utilizzate come zone di contrattazione o di consumo stesso delle prestazioni sessuali a pagamento. Fatto questo che, oltre ad entrare in contrasto con il decoro e la decenza, possono provocare disagi o pericoli a passanti, automobilisti e, soprattutto, residenti.

Recentemente infatti, si legge ancora nel testo ufficiale emesso dal Comune di Mondolfo, si è potuto assistere all’aumento della presenza di prostitute di entrambi i sessi nella zona della Strada Statale 16 all’intersezione con Via Foscolo, che stazionano sul ciglio della strada: una zona situata al confine con il Comune di Senigallia ed ingresso della città ma soprattutto soggetto ai “continui sconfinamenti di prostitute dalla zona dell’Ipercoop sita in Senigallia“.

Di questa attività serale e notturna, poi, i disagi maggiori sono in capo ai residenti che devono fare i conti con rumori, grida e schiamazzi; offerte ai passanti di prestazioni sessuali; aggressioni verbali o fisiche tentati o consumati ai danni delle prostitute da parte di clienti e “protettori” delle stesse; rifiuti di vario tipo gettati a terra o dentro i giardini privati; zone adibite a bagni pubblici dove espletare i bisogni fisiologici.
Una situazione che aggrava, e di molto, la qualità della vita dei residenti o di chiunque si trovi a passare spesso per quella zona, tanto da determinare un clima pesante che finisce poi per limitare la libertà dei cittadini della zona a ridosso del fiume Cesano.

Per scongiurare“atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione; lo stazionamento e/o l’appostamento della persona e/o l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, e/o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l’abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione; la richiesta di informazioni o la contrattazione di prestazioni con tali soggetti e le manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale“, nell’ordinanza vengono elencate una serie di sanzioni. Multe che partono da un minimo di € 41,00 a un massimo di € 400,00, a cui va aggiunto l’eventuale aumento di 1/3 se avvenuta nell’orario 22,00-07,00.

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