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Start up, fondi europei, disoccupazione: a Pesaro il bilancio di Antonello Delle Noci

L'assessore alla gestione ha fatto il punto della situazione a metà del suo mandato

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Antonello Delle Noci

Anno Domini 2017, venerdì 17 febbraio, ore 17. L’assessore alla Gestione Antonello Delle Noci evidentemente non è superstizioso. Nel pomeriggio infatti, per presentare il suo report di metà mandato ha sfidato la “cabala”.

E ha vinto alla grande. A seguire il suo intervento all’ID 106, dove Id sta per incubatore d’impresa, c’erano quasi 300 persone. Un incubatore di idee quello di via degli Abeti, dove i progetti hanno spazio e diventano realtà. Per dirla con le parole di chi ci lavora: “Non basta una buona idea per fare innovazione, serve un ecosistema per trasformarla in azione.”

Ritorno al futuro
C’è della scenografia nella partenza da piazza del Popolo dell’assessore Delle Noci, che è partito alla volta di Torraccia alla guida di un’auto elettrica. Che si chiama non a caso ZOE, ovvero, Zero emissioni, seguita dall’alto dall’occhio vigile di un drone. Pure quello “partorito” in quell’officina di idee che è ID 106.

I numeri di ID106
L’esterno della struttura è menzognero, dà l’idea di un edificio come tanti altri. Ma una volta entrati le cose cambiano. E’ come entrare in un reparto di neonatologia, dove tutti coloro che ci lavorano sono lì a prendersi cura… della propria incubatrice, che custodisce il loro progetto, che è già nato ma deve crescere ancora per essere in grado di stare al mondo.
Ogni giorno 50 imprenditori e freelance lavorano negli spazi di ID106, in 1.200 metri quadri innovativi e colorati di coworking e sale eventi. C’è  anche un segnale all’“old wild west” che ti indica la strada. Ogni anno riceve 300 candidature di idee innovative e ben 50 startup hanno usufruito dei loro servizi di incubazione e consulenza. Non male per un “distretto” nato meno di due anni fa.

Il report
Fa appena in tempo a iniziare la sua illustrazione, che ecco, arriva il sindaco, sceso a valle dal quartiere “Colline e Castelli” per un blitz nell’evento. “Hai già raccontato tutto tu? Ecco perché li vedo un po’ annoiati – dice sorridendo Matteo Ricci –. Allora cosa devo dire io adesso?”.
E di cose da dire ne ha il primo cittadino. “Raccontare cosa abbiamo fatto in questi due anni e mezzo è importante. Come dico sempre, chi non comunica non esiste, ma è anche vero che chi vuol comunicare tutto, poi, non comunica nulla. Però, tanto è stato fatto, e tanto ancora c’è da fare. Ma occorre avere le risorse per realizzare tanti sogni, per raggiungere tanti obiettivi, altrimenti poi i sogni vanno purtroppo rimessi nel cassetto”.

L’importanza dello sblocco del Patto di stabilità
“Antonello Delle Noci ha un assessorato fondamentale, gestendo il bilancio – ha proseguito il sindaco- . Noi abbiamo ereditato un Comune molto ben gestito, ma avevamo gli investimenti bloccati. Ora, grazie anche ad un lavoro portato avanti dal nostro Comune con il governo, siamo riusciti a far sbloccare il Patto, e quindi a spendere i fondi a disposizione. Altrimenti a cosa serviva essere ‘comune virtuoso?”.

Tre le questioni principali affrontate dall’assessore Delle Noci nel suo report: innovazione e startup, fondi europei e internazionalizzazione.
Start up
A domanda specifica di Christian Ricciarini, l’assessore a ricordato gli eventi principali messi in campo dal Comune: Wake up Pesaro, per presentare gli incubatori di  impresa locali e le start up; Dante’s Pich in un fine settimana a Fiorenzuola di Focara, con il Comune che ha realizzato un concorso per premiare le idee più innovative. “Grazie al PON (Programma operativo nazionale) – ha spiegato Delle Noci – abbiamo intercettato 575mila euro, di cui una parte,  130mila euro, è stata dedicata alla formazione per l’autoimpenditoria e il welfare. Con i POR invece sono stati avviati interventi mirati al reinserimento e all’automprenditoria over 50. Inoltre è stato avviato un progetto per favorire le startup sociali”.
“Ci piacerebbe – ha detto poi Ricciarini -, come proposta da sottoporre all’Amministrazione pubblica, ripetere questo modello su tutto il territorio provinciale, e magari se siamo bravi, arrivare anche a livello regionale. Al 31 dicembre 2016,  le start up in Italia sono 6.572,  36 gli incubatori certificati in tutta la nazione, di cui 4 nelle Marche e uno a Pesaro.  Sono nuove forme giuridiche introdotte nel 2012 ed è  un sottobosco che sta crescendo sempre più. Noi siamo pronti, la nostra proposta è aprire un tavolo in cui ci sia alla base la progettualità, e gli ‘ingredienti’ siano i giovani”.

Fondi europei: l’unione fa la forza
Delle Noci, “intervistato” sui fondi europei dalla fondatrice di Cometa e co founder del’ID 106 Marika Sabatini, ha ricordato l’importanza dell’Ufficio sviluppo e opportunità del Comune, “grazie al quale abbiamo costruito un percorso, che, come ricordava il sindaco, ci ha fatto ottenere 8 milioni di euro in 2 anni, più di quanto il Comune abbia ottenuto negli ultimi 20 anni. Ringrazio anche tutti i sindaci della provincia, per il grande lavoro di squadra portato avanti per la prima volta sui fondi europei: hanno lasciato da parte i campanilismi e si sono messi in gioco: 54 Comuni, 56 con Pesaro e Fano, oggi collaborano insieme sulle strategie di sviluppo. Ecco perché siamo stati premiati anche dalla Ue nell’UrbAct, quali uno di quei nove territori che meglio hanno lavorato sulla progettazione europea. E ciò ci ha permesso e ci permetterà nei prossimi anni di dettare le strategie, di essere quindi nella ‘stanza dei bottini’ e scegliere le strategie fondamentali e strutturali sulle risorse”.

Sostegno ai disoccupati: reddito di dignità
“Penso che come amministratori, come politici, pur non essendo di competenza del Comune, dobbiamo essere in grado di dare una risposta a chi è in difficoltà lavorative. Ecco quindi che ci siamo impegnati, ci siamo confrontati con i sindacati, con le associazioni di categoria, con il Terzo settore ed è stato fondamentale, perché mettere insieme le forze e le risorse per aiutare chi è in difficoltà è un punto nodale. Abbiamo lavorato in questa ottica ottenendo 1 milione di euro, riuscendo quindi a dare delle risposte. Alla fine, 200 persone hanno trovato lavoro: sono stati attivati tirocini formativi, erogati servizi formativi per riconvertire o mantenere la competitività professionale e dunque abbiamo offerto delle opportunità. Ma non ci fermiamo qui, da sei mesi stiamo collaborando con la Regione Marche per lavorare alla creazione su un reddito di dignità che è un ‘tassello’ in più, con  risorse che provengono dal fondo sociale europeo, che mette a disposizione per l’inclusione”.

Internazionalizzazione
Con Francesco Guazzolini di Confindustria si è affrontato il tema dell’internazionalizzazione. “Oggi per le nostre aziende l’internazionalizzazione è una questione fondamentale. Abbiamo imprese leader di mercato, ce ne sono tantissime in tanti settori. Allora dobbiamo essere capaci di portare la nostra esperienza e la nostra conoscenza nel mondo”. I mercati sui quali si punta:  Mozambico, Guinea, Camerun e Nigeria, Bengala.

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