D’Anna: falsi “tirocini formativi” quant’è ampio il fenomeno?
Ottimo lavoro quello svolto dalla Guardia di Finanza che ha sgominato un’organizzazione criminale che nel corso degli anni ha favorito l’ingresso di extracomunitari attraverso dei “falsi tirocini” formativi autorizzati dalla regione Marche.
Ma com’è stato possibile che la Regione abbia “apposto il proprio visto” a progetti di orientamento e formazione non rendendosi conto che buona parte dei progetti erano destinati esclusivamente a cittadini bengalesi e senza poi verificare a conclusione del progetto i risultati dello stesso?
Quante sono state le autorizzazioni nel corso degli ultimi 10 anni? Il fenomeno è limitato a quello smascherato dalla GdF o ci dobbiamo aspettare altre situazioni simili?
Su internet i decreti dei dirigenti regionali attraverso i quali si potrebbe capire di più sono, anche per i consiglieri, privi di allegati. Moltissime sono le autorizzazioni di “progetti formativi” per cittadini non comunitari. Sempre su internet appare anche una revoca di un visto su 4 progetti formativi autorizzati appena 15 giorni prima.
Il periodo corrisponde in linea di massima a quello in cui la GdF, come risulta dal sito della Guardia di Finanza si stava occupando della “palesi discarasie tra immigrati effettivamente presenti sul territorio e quelli ufficialmente provvisti dei regolari permessi di soggiorno” sicuramente una coincidenza. Nel prossimo consiglio regionale chiederò alla giunta di chiarire i punti oscuri della vicenda.
da Giancarlo D’Anna
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