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Murales di 260 metri al Porto di Pesaro

"Una cartolina in più per la città"

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Murales al porto di Pesaro

“Non solo Palla di Pomodoro o San Bartolo: da oggi la città può regalare una cartolina in più”, dice Matteo Ricci inaugurando Ciclico, murales di 260 metri del molo di levante.

Trecento litri di vernice e 35 persone coinvolte per l’opera progettata e realizzata dagli artisti  Gabriele Arruzzo e Fabio Schirru (in arte Tellas, considerato tra i 25 street artist più famosi del mondo, ndr) insieme agli studenti del Mengaroni, curata dall’associazione ReUr (Reperti Urbani), con il contributo della Bcc Gradara (finanziamento di 16mila euro). “Il luogo è nel cuore dei pesaresi: qui si passeggia, si riflette, ci si innamora – rileva il sindaco -. Un’azione che si inserisce dentro il disegno del ‘Portobello’: un porto commerciale, che però prova ad essere anche più attrattivo. L’impatto visivo è fenomenale: si percepisce anche dall’inizio della Panoramica. Grazie ai protagonisti dell’operazione, che hanno lavorato con impegno. In primis l’associazione Reperti Urbani e i ragazzi del Mengaroni. La Capitaneria è stata al nostro fianco, come la Bcc Gradara. Vicina ai progetti del territorio”.

Ora, rilancia il sindaco, “guardiamo alla valorizzazione del molo di sottoflutto (lato ponente). Intanto lo abbiamo ripulito dalle scritte. Poi vaglieremo altri progetti: per il prossimo anno potrebbe diventare un altro fattore di attrattività. E tra le asfaltature del porto interverremo anche nei 30 metri dietro il Moloco”. Inciso: “Chi viene qui si accorge di quanto sia surreale il dibattito sul ‘tramonto coperto’ dallo sviluppo del cantiere navale. Vorrei capire di cosa parliamo da settimane…”.  

LE VOCI – L’assessore Mila Della Dora: “Avevamo deciso di attivare un bando per la riqualificazione del molo. Ma la commissione non ha ritenuto meritevoli i progetti pervenuti. Così  abbiamo affidato la progettazione all’associazione Reperti urbani e all’Istituto Mengaroni. L’opera è ora un patrimonio della città”. Il comandante della Capitaneria, Silvestro Girgenti: “La scelta concilia bellezza e sicurezza. Il tema è in linea con il contesto, per tonalità e disegno”.

La dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Marcella Tinazzi: “Il Mengaroni ha lasciato ancora il segno. Non un graffito banale, ma un’espressione  meditata e colta”. Matteo Bertuccioli (associazione ReUr): “Ciclico richiama il carattere dei mari e dei venti. La ciclicità è anche nell’utilizzo e alternanza dei colori scelti: dai gialli, che richiamano la terra, agli azzurri e blu, con riferimento al cielo e al mare. In secondo piano rappresentazioni e oggetti che il mare ‘prende e riporta’. E’ espressa la dinamicità del luogo”.

Fausto Caldari, presidente Bcc Gradara: “Una vera opera d’arte, il cui valore aggiunto è dato dalla realizzazione dei giovani. Nelle sue azioni la banca sostiene la cultura a tutto tondo e la valorizzazione del tessuto locale”.

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