«Se non si rivedono gli studi di settore le piccole imprese rischiano di chiudere. Per questo la Confcommercio di Pesaro e Urbino invita tutte le imprese del commercio, dell’artigianato, dei pubblici esercizi e del mondo delle libere professioni a sottoscrivere la richiesta al Governo di sospendere per gli anni 2008 e 2009 l’applicazione degli Studi di Settore o, in alternativa, l’introduzione di correttivi che consentano una congrua riduzione dei ricavi».

Amerigo Varotti, direttore provinciale della Confcommercio, prende posizione sugli Studi di Settore alla luce dell’attuale grave congiuntura economica.

«Bisogna intervenire sugli Studi di Settore che oggi non hanno più la capacità di rappresentare correttamente la realtà delle imprese. La normalità economica fotografata dagli Studi di Settore è costruita sui dati del 2006, o precedenti, e pertanto rappresenta un quadro economico che diverge profondamente dai risultati che le imprese stanno conseguendo. E’ una fase d’emergenza che richiede risposte straordinarie. Se ciò non avvenisse le Aziende dovrebbero pagare anche quello che non hanno guadagnato».

Per questo la Confcommercio lancia una raccolta di firme per chiedere al Governo l’adozione di forti correttivi agli Studi di Settore o la sospensione per gli anni 2008 e 2009.

La petizione può essere firmata in tutte le Sedi Confcommercio.

Da Confcommercio Pesaro