Pesaro: la Guardia di Finanza sequestra 2000 opere d’arte
Denunciato un noto imprenditore della cittadina
Durante una verifica fiscale di routine, a carico di un noto imprenditore pesarese, la Guardia di Finanza ha rinvenuto all’incirca 2000 opere d’arte (quadri principalmente) di provenienza sospetta. L’operazione si è svolta ieri, mercoledì 3 novembre.
I dipinti sono stati individuati perquisendo gli ambienti interni dell’azienda oggetto d’indagine. I finanzieri hanno altresì scoperto, all’interno edificio aziendale, un locale adibito a sala d’asta ed un deposito predisposto per l’occultamento delle tele.
I quadri – a firma di noti artisti contemporanei, quali: Nino Caffè, Romano Mussolini, Fortunato Depuro, ecc – sono stati tutti sequestrati. Ora si dovrà stabilire l’autenticità delle opere e la loro provenienza. Il valore stimato della collezione illegale è superiore ad un milione di euro.
Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Pesaro che si avvale della collaborazione dei carabinieri appartenenti al Comando tutela Patrimonio Culturale di Ancona.
L’imprenditore è stato subito denunciato con l’accusa di ricettazione.
di Diego Corinaldesi
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