“Dobbiamo migliorare tanto. Essere un po’ meno individualisti in attacco e più attenti in fase difensiva. Possiamo giocarcela con tutti e le prime partite l’hanno dimostrato, ma ci sono alcune cose da correggere”. Sicurezza da veterano quella di Luca Bruscolini, 23 anni, pesarese doc dell’Italservice.

Il laterale, pur sottolineando la bontà della rosa di cui è parte integrante, dimostra idee chiare su quel che va e quello che non va. “Abbiamo parlato tanto in questi giorni – spiega – Sappiamo dove c’è da lavorare e lo stiamo facendo”.

Riflessioni scaturite dopo il 2-2 casalingo con la Kiwi Sports Belluno. “Sabato scorso eravamo partiti benissimo – giura Bruscolini – tant’è che siamo andati quasi immediatamente in vantaggio grazie a una rete di Everton Sartori.

Non siamo però riusciti a raddoppiare né a gestire l’1-0, così nella ripresa – su due disattenzioni difensive – abbiamo subito il ritorno dei bellunesi che si sono portati in vantaggio. Fortunatamente siamo riusciti a impattare, ma globalmente a mio avviso abbiamo mostrato un calo di concentrazione. Peccato perché non è la prima volta che ci succede”.

Chiaro il riferimento alle gare di Mareno di Piave (col Gruppo Fassina) e di Chieti, pareggiate nonostante un doppio vantaggio che pareva rassicurare. Da dire che con il Real Rieti il Pesaro Five ha recuperato quattro reti in 20 minuti, riuscendo a portare a casa un punto con una ripresa tutto cuore e determinazione, ma Bruscolini preferisce vedere il bicchiere mezzo vuoto: “Potevamo avere sei o sette punti in più. Le squadre sin qui affrontate erano tutte alla nostra portata. Dipende solo ed esclusivamente da noi”.

In chiusura il “golden boy” reclama più spazio, come è normale che sia quando un calciatore non fa incetta di minuti: “Spero di giocare con più continuità anche perché fisicamente sto bene. Mister Neri mi dice di continuare a lavorare sodo ed io lo sto facendo. Aspetto il mio momento”.

Prossimo appuntamento sabato 21 sempre al palaFiera. L’avversario è la Brillante Roma, compagine che staziona a un punto dalla vetta del Casinò Venezia. Una “partitaccia” anche se – come dice Bruscolini – “molto dipenderà da noi”.

da Emanuele Lucarini