Il Senato accademico dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” ribadisce l’importanza della formazione universitaria per il futuro del nostro Paese. Ricorda che il numero dei laureati in Italia è sensibilmente inferiore a quello della media europea.

In questo quadro gli interventi per garantire effettivamente il diritto allo studio per gli studenti meritevoli e in condizione economica debole rappresenta una forma di investimento irrinunciabile, che risponde a considerazioni di equità e di sviluppo della persona e dell’economia.

Il Senato accademico chiede pertanto alla Regione che venga data assoluta priorità allo stanziamento delle risorse necessarie a garantire tale diritto, rispettando anche quanto previsto nei bandi pubblicati dagli ERSU provinciali.

Ritiene che ogni decisione a riguardo debba essere oggetto di consultazioni preventive con i rappresentanti degli studenti e con le Università  interessate.

Inoltre, trascorsi ormai venti giorni da quando è iniziata l’occupazione del Nuovo Magistero, richiama l’attenzione degli studenti sui seguenti punti:

–L’Università di Urbino non costituisce la controparte per le rivendicazioni sostenute dagli studenti;
-Gli organi di governo dell’Università di Urbino in più occasioni hanno manifestato in varie forme il proprio appoggio a gran parte delle richieste avanzate dagli studenti e nella riunione del 14/12/2010 hanno approvato una mozione di sostegno alle richieste per il diritto allo studio;
-Il perdurare dell’occupazione sta creando condizioni di disagio oramai inaccettabili per la didattica e la ricerca, che si ripercuotono negativamente sulla generalità degli studenti e l’attività dei docenti.

Il Senato ritiene pertanto che l’occupazione debba essere interrotta per ripristinare la piena funzionalità del Nuovo Magistero, contestualmente assicura ogni forma di agibilità politica agli studenti e si rende disponibile per un incontro.

da Gabriele Cavalera