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Fano, 22enne chiude la nonna fuori casa e aggredisce i carabinieri: arrestato

Il ragazzo, tossicodipendente, era stato cacciato di casa dai genitori residenti nella periferia milanese per le continue richieste di denaro

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arresto dei Carabinieri, 112, manette

I carabinieri del nucleo Radiomobile della compagnia di Fano hanno colto in flagrante e arrestato per violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale un 22enne tossicodipendente di origini moldave con precedenti per reati contro il patrimonio e spaccio di droga.

Il giovane, fino ad alcuni mesi fa residente nella periferia milanese, era stato cacciato di casa dalla famiglia, esasperata dalle continue richieste di denaro per comprare la droga che spesso sfociavano in minacce e furti di quanto prezioso trovato in casa dal ragazzo. La nonna aveva deciso di accoglierlo nella sua casa di Fano dopo aver strappato al nipote la promessa che si sarebbe disintossicato.

Trascorso qualche mese di apparente calma, il nipote aveva ripreso a consumare stupefacenti di vari tipi ed a chiedere denaro alla nonna così come aveva fatto con la propria famiglia. Quando le proprie richieste non venivano soddisfatte ricominciavano le violenze e i furti in casa. L’ultimo furto è avvenuto qualche giorno fa e la nonna, esasperata, ha così deciso di denunciarlo e di metterlo alla porta, cambiando la serratura di casa.

Il giovane, riuscendo comunque ad entrare, ha deciso di barricarsi in casa impedendo alla nonna di rientrare. Esausta, la donna ha chiesto l’intervento dei carabinieri che, non appena sopraggiunti, hanno notato il giovane lanciarsi dalla finestra del bagno e correre via.

Dopo un breve inseguimento a piedi, i militari intervenuti sono riusciti a bloccare il 22enne che, per guadagnare nuovamente la fuga ha reagito con violenza sferrando calci e pugni alle forze dell’ordine. Il tutto si è concluso con l’arresto in flagranza di reato del ragazzo per violenza privata aggravata nei confronti della nonna e resistenza a pubblico ufficiale per i colpi sferrati ai militari.

Dopo una notte trascorsa nelle camere di sicurezza, il giovane è stato giudicato per direttissima dal giudice del Tribunale di Pesaro che, oltre a convalidare l’arresto, lo ha condannato alla pena di quattro mesi di reclusione rimettendolo in libertà. La nonna è stata “protetta” dal giudice applicando la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Fano. Purtroppo la pazienza e la generosità della nonna non sono stati sufficienti ad aiutare il nipote ad uscire dal tunnel della droga.

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