PesarourbinoNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Gola del Furlo: abbattuto un lupo, protestano gli ambientalisti

Un lupo italianoTanto si gridò al lupo che alla fine qualcuno ci ha creduto ritenendo che la via più semplice – forse addirittura legittima – fosse quella d’imbracciare un fucile a pallettoni e sparare. Questo è accaduto a Calmazzo, vicino alla Riserva Statale del Furlo, dove una femmina di lupo è stata recuperata agonizzante colpita da un colpo di fucile.

Già da diverso tempo è iniziata una campagna allarmistica da parte di organizzazioni agricole, venatorie, eccetera, a cui le autorità competenti in materia di fauna selvatica non hanno risposto con atti concreti ed iniziative soddisfacenti. La sola iniziativa assunta dalla Regione è stata quella, appena pochi giorni fa, di organizzare un convegno dal titolo eufemistico  di “Conservazione e controllo delle specie impattanti, durante il quale  un rappresentante dell’“Italcaccia” ha parlato per l’appunto di lupo; mentre gli altri rappresentanti di associazioni venatorie hanno discusso di altre specie cosiddette “impattanti”. Una certa evoluzione terminologica si può comunque riscontrare; infatti, appena pochi anni fa, al di fuori dei circuiti dell’ufficialità, si sarebbe parlato di “specie nocive”.

Si fa rilevare che il lupo, insieme a diverse altre specie, è considerato dalla normativa italiana particolarmente protetto e inserito nella direttiva europea habitat (92/43/CEE) tra le specie di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa.

Con ciò non si vuole certo dire che il lupo non possa costituire in alcune limitate circostanze un fattore che può ingenerare una certa conflittualità soprattutto con le attività connesse alla zootecnia, ma è compito proprio dell’Ente pubblico impedire che la conflittualità possa degenerare in atavici comportamenti istintuali che ci riporterebbero indietro di decenni. E’ compito degli Enti preposti alla tutela della fauna selvatica intervenire concretamente per prevenire eventuali danni alla zootecnia, per risarcire adeguatamente e soprattutto in modo tempestivo i danni che la specie può causare.

Come Associazione naturalistica siamo del tutto disponibili a discutere delle problematiche legate alla presenza di predatori; ciò che non possiamo accettare, come tristemente avvenuto in passato, è che siano i singoli cittadini a risolvere un eventuale problema con i metodi che purtroppo abbiamo visto in questa circostanza.

dal prof. Mauro Furlani, segretario dell’associazione ‘Pro Natura Marche’

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Domenica 27 febbraio, 2011 
alle ore 10:26
Come ti senti dopo aver letto questo articolo?
Arrabbiato
In disaccordo
Indifferente
Felice
D'accordo
Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Pesaro Urbino Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!