Blitz notturno all’aeroporto di Fano. Scritte con il nome di ‘Gheddafi’
Denunciato il responsabile del sabotaggio, si tratterebbe di un sessantenne con problemi psichiatrici
Era entrato in piena notte nell’aviosuperficie dell’aereoporto di Fano, forzando il lucchetto del cancello. L’uomo, un sessantene della zona già noto alle forze dell’ordine per varie intemperanze, avrebbe agito indisturbato per protestare sul destino dell’aereoporto.
Una volta all’interno ha rimorchiato una Cessna servendosi di un’auto, riuscendo a trainare l’ultraleggero per oltre 1km. Inoltre, su un hangar erano state lasciate scritte in cui compariva il nome di Gheddafi.
Da subito il Questore aveva escluso l’azione di un’organizzazione eversiva, legata agli eventi in Libia. Il sabotaggio rientra piuttosto, nella polemica relativa alla proposta di ampliamento dell’aeroporto e ai lavori per la terza corsia dell’A14.
‘Gheddafi 2’ è, infatti, il soprannome di un membro dell’organizzazione dello scalo. Il pilota era intervenuto nei giorni scorsi sulla questione, prendendo posizione sulla possibilità di innalzare il livello della pista con un nuovo strato di cemento. L’ipotesi è stata contestata per l’impatto che l’intervento causerebbe sulla comunità locale.
A.P. è stato denunciato per violazione della navigazione, danneggiamento e imbrattamento. Dopo l’interrogatorio è stato condotto dalle forze dell’ordine in ospedale per accertamenti pschiatrici.
di Veronica Contini
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