“La pietra è stata rimossa dalla tomba da un angelo, anche per noi ci sono degli angeli che ci possono spostare le pietre che ci impediscono di vivere la resurrezione”. Con queste parole di speranza e coraggio – rende noto don Ruggeri, Portavoce della Curia – il Vescovo Armando Trasarti ha portato gli auguri di una Santa Pasqua ai detenuti del carcere di Fossombrone, nella mattina di Pasqua (domenica 24 aprile) alle ore 8.

Accolto dal comandante di Polizia Penitenziaria Andrea Tosoni e dal cappellano don Guido Spadoni, il Vescovo ha celebrato nell’atrio interno d’ingresso, nell’incrocio tra i due bracci denominati di levante e di ponente dove i detenuti sono divisi in base alla pena da scontare e gli anni di reclusione.

Il Vescovo era accompagnato dal diacono Berloni Carlo. La Santa Messa è stata accompagnata dai canti eseguiti dal coro dei detenuti diretto dal Maestro Rossi e con la collaborazione di Suor Camilla Vinci. Il Vescovo Trasarti ha sottolineto nell’omelia come “l’annunzio della resurrezione proclamato e annunciato dalla Parola di Dio diventa più vero qui dentro, dove voi vi trovate cari detenuti. Quando nel preconio pasquale si legge «felice colpa» qui in carcere assume un significato tutto particolare, perché ci permette di conoscere maggiormente l’amore di Dio”.

Il Vescovo – conclude don Ruggeri – ha ringraziato don Guido per il servizio che rende ai detenuti da oltre undici anni e alla Chiesa locale. Presenti alla Santa Messa anche i responsabili dell’associazione di volontariato “Un modo a quadretti” che da diversi anni opera con i detenuti per un reinserimento nella società una volta terminata la pena detentiva.

dalla Diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola