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Porto di Fano: continua la diatriba sulle operazioni di dragaggio

L'assessore risponde alle accuse del grillino OmiccioliE’ ormai evidente che il detto popolare “non c’è più sordo di chi non vuol sentire” si addica in modo perfetto al grillo parlante Hadar Omiccioli. Infatti, alla fine del mese di maggio rispondevo mezzo stampa allo stesso in merito alle problematiche legate al porto di Fano.
 

Stupisce quanto mai l’accanimento – forse imbeccato – nei confronti dell’Amministrazione Comunale e la totale cecità nei confronti di ben altre mancanze. Ricordo nuovamente al grillino Omiccioli che il Comune di Fano, attualmente, sta attendendo il finanziamento da parte della Regione Marche per le operazioni di dragaggio del porto di Fano.

Fa sorridere il “j’accuse” di Omiccioli che, evidentemente, dimentica che i ritardi nella realizzazione del dragaggio del porto debbano essere ricondotti alla mancata realizzazione della cassa di colmata di Ancona nonostante i “mirabolanti” annunci delle precedenti amministrazioni regionali. Pertanto, oggi, ci troviamo a far fronte a quelle mancanze studiando, anche, soluzioni alternative.

Omiccioli, che si mostra molto attento alle possibili applicazione di soluzioni alternative ai problemi, però, quando si parla di dragaggio non vuol sentire parlare di altre soluzioni possibili: sorge spontaneo il dubbio che l’intenzione del grillino Omiccioli sia solo quella di contrastare l’Amministrazione comunale, per partito preso.

Per quanto concerne le perplessità espresse in materia di sicurezza ambientale, vorrei ricordare che l’autorizzazione concessa dalla Provincia di Novara per l’utilizzo dei macchinari per il desorbimento è stata il frutto di un attenta analisi da parte di una Commissione apposita di cui facevano parte anche rappresentanti dell’ARPAM provinciale.

Nonostante, quindi, tale autorizzazione abbia avuto il beneplacito anche di esperti in tema di tutela dell’ambiente, abbiamo convocato una conferenza di servizi che vedrà riuniti intorno allo stesso tavolo i rappresentanti di tutti gli enti interessati al dragaggio del porto tra cui, anche, i tecnici dell’ARPAM. 

Meraviglia cotanto interesse nei confronti dell’ambiente da parte di Omiccioli se si pensa che altre soluzioni avanzate, e da lui sostenute, prevedevano lo sversamento in mare – oltre le barriere -  dei fanghi del porto: stupisce perché il buon Omiccioli dovrebbe sapere che tale possibilità non è stata esclusa per una presa di posizione dell’Amministrazione Comunale ma perché tale soluzione risulta contraria alla normativa vigente. Pertanto, rispettoso della legalità o “bastian contrario” a priori senza verificare la fattibilità delle ipotesi?

Per l’ennesima volta ricordo, infine, che il fatto che il desorbimento non sia stato utilizzato in altre città italiane non è significativo di nulla poiché, come ho già dichiarato – senza, peraltro, essere stata smentita -  è stato attuato con successo in altri paesi europei. Viene da chiedersi se il grillino Omiccioli sia preoccupato realmente per le problematiche legate ai fanghi del porto o se – come invece credo – sia dispiaciuto del fatto che questa Amministrazione stia guardando ad esempi proposti oltre i confini nazionali e si stia dimostrando capace di cogliere opportunità che, forse, da qualcuno non sono state colte.

da Maffei Elena
Segreteria Assessorato ai Lavori Pubblici Fano

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Mercoledì 8 giugno, 2011 
alle ore 14:24
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