Soddisfatta l’organizzazione: “abbiamo raddoppiato le presenze rispetto all’anno scorso”

Al termine della presentazione del libro Cercare il Sole dopo Fukushima di Mario Agostinelli (attivista del movimento referendario contro il nucleare e ricercatore nel settore delle energie rinnovabili), la Festa per il Lavoro si è conclusa con un dibattito su “Giovani, tra crisi e lavoro”, moderato dalla Segretaria generale Simona Ricci.
 

Il tema della green economy e le potenzialità per la ricerca, lo sviluppo sostenibile e l’occupazione giovanile è stato citato nel dibattito sulla condizione occupazionale partendo dalla premessa che la domanda non si genera da sola e allora anche le amministrazioni locali potrebbero crearla. Simona Ricci ha dato l’avvio al dibattito partendo da quanto sta accadendo nel paese liberal per eccellenza: gli Stati Uniti, dove una nota rivista ha avviato un dibattito chiedendo ai giovani di immaginare come poter reinventare il capitalismo. “Più democratico, con nuove regole e priorità, con meno finanza, meno disuguaglianze, gerarchie diverse nel mondo del lavoro, imprenditori con finalità diverse dal profitto” hanno risposto. 
 
“Così si è costruito un pensiero giovane e a lungo termine – detto la Ricci -, non un pensiero salottiero ma costruito dal basso. I giovani americani chiedono più società cooperative, tasse sulle rendite, diversa modalità di misurazione del benessere. E proprio la misurazione del benessere ha offerto al presidente della Provincia Matteo Ricci lo spunto per ribadire le linee del  progetto che su questo tema la provincia sta portando avanti”.

“Non so se il capitalismo debba essere rivisto – ha detto Matteo Ricci – ma come amministratore dico che sulla crisi siamo ancora nella fase di resistenza. A Pesaro il sindacato è stato sempre unito e questo è un punto di forza per i lavoratori. Sono profondamente convinto che ci voglia un nuovo rapporto tra governo ed enti locali anche pensando alle nuove generazioni. Per quello che mi compete, la Provincia progetta un’urbanistica incentrata sull’efficienza energetica, che costruisce sul costruito e pensa a favorire nel territorio una produzione di qualità sostenibile, puntando sul turismo o sulla domotica per favorire l’occupazione. Ma fino a quando la precarietà costerà più del lavoro stabile continuerà a creare precarietà”.

La segretaria nazionale per le politiche giovanili Ilaria Lani ha sottolineato il nuovo protagonismo dei giovani che si sono mobilitati per i referendum e l’impegno della Cgil che vuole sostenerli nell’occupazione ma anche nel welfare oggi totalmente assente in quanto a carico solo alle famiglie.

Per il presidente dei giovani industriali provinciale, Federico Ferrini, il futuro e le potenzialità dei giovani sono al centro dei temi discussi da Confindustria.“In Italia – ha detto – si è arroccati dietro diritti acquisiti e ai giovani spesso manca fiducia. Ma, per molti che lasciano il Paese visto l’alto tasso di disoccupazione intellettuale molti si rimboccano le maniche con idee e progetti innovativi”.

Per il giovane sindaco di Peglio, Daniele Tagliolini, il problema numero uno dei giovani è l’idea dell’usa e getta anche delle persone, che si concretizza in certe forme di contratti di lavoro che tutti conosciamo sui quali occorre un intervento legislativo.

Molto soddisfatta l’organizzazione della Cgil provinciale: “abbiamo raddoppiato le presenze dello scorso anno – ha detto il responsabile Cgil Irmo Foglietta – l’anno prossimo replicheremo e ringrazio i lavoratori, i pensionati, i cittadini, i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni che hanno partecipato alla nostra festa”.

dalla Cgil di Pesaro e Urbino