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“Chiediamo velocità, altrimenti nei prossimi mesi crescerà la rabbia sociale”

Così il sindaco di Pesaro Matteo Ricci in occasione del congresso di Ali - Autonomie Locali Italiane

Matteo Ricci al congresso ALI di Napoli

Matteo Ricci mette insieme nove esponenti di governo, trecento sindaci e due governatori regionali al Maschio Angioino di Napoli per il congresso di Ali-Autonomie Locali Italiane. Ovvero «la casa dei riformisti locali», che è «motore del cambiamento e ‘gruppo di mischia’ per spingere dal basso le riforme». Così il sindaco di Pesaro e presidente Ali: «Il governo in questi mesi ha fatto uno sforzo enorme. Ora chiediamo velocità: è la parola chiave del momento, altrimenti nei prossimi mesi crescerà la rabbia sociale. Abbiamo bisogno di fare arrivare le risorse velocemente nelle tasche dei cittadini, dei lavoratori e delle imprese. E per gli enti locali sono fiducioso che domani, al congresso di Ali, il ministro Gualtieri metta parole di ufficialità sull’accordo per il nuovo scostamento di luglio. Servono altri tre miliardi per i Comuni, altrimenti molti non riusciranno a fare i bilanci e rischieranno di dover tagliare servizi essenziali. Mentre le città devono trainare lo sviluppo e la ripresa del Paese».

APERTURA  Nella relazione di apertura, Ricci insiste sugli «aspetti di certezza» usciti dal post-Covid: «La sostenibilità esce rafforzata. La nostra proposta è ridurre l’Iva, portandola al quattro per cento, per gli investimenti green. In questo modo riusciremo a mettere in campo ancora più lavori e a recuperare gettito fiscale». Inoltre: «Spingiamo su economia circolare e mobilità alternativa. E serve una nuova legge urbanistica: siamo la prima generazione di amministratori dal Dopoguerra che non programma l’espansione delle città, ma la trasformazione e la rigenerazione. Sono però necessari strumenti più flessibili e meno rigidi. Per riempire di contenuti il tema del ‘costruire nel costruito’». Quindi l’inciso: «Abbiamo riscoperto il grande valore della sanità pubblica. In Italia tutti sono stati curati allo stesso modo, non abbiamo visto le scene pietose degli altri Paesi. Ora non possiamo fermarci, dobbiamo investire sulla sanità territoriale. Nell’integrazione sociosanitaria i Comuni avranno un ruolo essenziale. Se questa è l’analisi, non è possibile che il nostro Paese non utilizzi le risorse del Mes».

RILANCIO  Nel capitolo velocità e sblocco cantieri, per il sindaco, «importanti le misure contenute nel decreto Semplificazioni». E su Autostrade: «Al di là della discussione, sono attualmente bloccati 10 miliardi di investimenti in tante regioni. Nel quadro di incertezza tutti i cantieri sono rimasti fermi. Spero che ora l’accordo raggiunto possa consentire di farli ripartire prima possibile». Ancora:  «Non sono contro lo smart working, è un modo per costruire una pubblica amministrazione ‘h 24’. Ma la risposta non è svuotare le nostre città e gli uffici pubblici con un meccanismo che, ad oggi, non ci consente di controllare come dovremmo. Perché diciamo la verità: la Bassanini non funziona più ed è ora di cambiarla. E’ una delle riforme che il Paese deve affrontare». Infine: «L’Italia per rinascere deve ripartire non solo dalle riforme economiche e sociali ma anche da quelle istituzionali». Tradotto: «Comuni che lavorino per bacini omogenei, riordino delle Province come luogo di semplificazione e ‘Casa dei Comuni’». E sulle Regioni: «Se vogliamo davvero giocare la partita dell’autonomia, dobbiamo avere Regioni più grandi. Oggi abbiamo Regioni troppo piccole: devono gestire la sanità, fare le leggi e la programmazione. Anche le Regioni, quindi, hanno bisogno di una riforma generale. Al tempo stesso dobbiamo evitare centralismi nazionali e regionali».

Partecipano alla due giorni, tra gli altri, Roberto Gualtieri (ministro dell’Economia e delle Finanze), Teresa Bellanova (ministra per le Politiche agricole), Francesco Boccia (ministro per gli Affari regionali e le autonomie), Roberto Speranza (ministro della Salute), Giuseppe Provenzano (ministro per il Sud e la coesione territoriale), Anna Ascani (viceministra dell’Istruzione), Matteo Mauri (viceministro dell’Interno), Pierpaolo Baretta (sottosegretario all’Economia e finanze), Achille Variati, (sottosegretario dell’Interno), Vincenzo De Luca (presidente della Regione Campania), Stefano Bonaccini  (presidente della Regione Emilia Romagna), Luigi De Magistris (sindaco di Napoli), Antonio Decaro (presidente Anci e sindaco di Bari), Michele De Pascale (presidente Upi e sindaco di Ravenna), Livia Turco (presidente Fondazione Nilde Iotti), Claudio Martelli (direttore de ‘L’Avanti!), Enrico Giovannini (presidente Asvis).

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