Fano presenta la candidatura a Capitale Italiana del Libro 2021
L'eventuale investitura sarà resa nota entro il 30 novembre
Il Comune di Fano lo scorso 16 ottobre ha presentato il dossier di candidatura della città a Capitale italiana del Libro 2021, iniziativa promossa dal MIBACT in attuazione della Legge n. 15 del 13 febbraio 2020 sulle “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura”.
Il progetto di candidatura di Fano a Capitale italiana del libro 2021 è titolato Architetture del sapere e muove dal percorso compiuto per l’elaborazione del progetto di candidatura a Capitale Italiana della cultura 2022: ne rappresenta una specifica elaborazione di dettaglio.
D’altra parte il progetto è l’esito quasi naturale delle esperienze sperimentate dalla città nel corso degli anni in materia di promozione del libro e della lettura, riconosciute già a livello nazionale con l’assegnazione, dal 2017, del titolo di Città che legge.
La scelta di candidarsi, fortemente voluta dall’Assessore alle Biblioteche Samuele Mascarin, nasce proprio dalla volontà di dare continuità ad un processo già avviato; il progetto presentato definisce un importante piano di attività e di interventi che potrà vedrà impegnata l’Amministrazione, a prescindere dall’esito del Bando.
Il dossier di candidatura si compone di circa quaranta pagine, e raccoglie in una triplice architettura soluzioni innovative, servizi prototipali, interventi creativi, metodologie sperimentali per la promozione del libro e della lettura. Talune iniziative costituiscono l’aggiornamento o l’implementazione delle attività già praticate con successo dal Sistema Bibliotecario Comunale; altre sono proposte avanzate dai sottoscrittori del Patto della Lettura, sancito nel 2017 e prossimo ad essere aggiornato con l’inclusione di ulteriori operatori e con l’estensione degli impegni.
Le Architetture del sapere comprendono: 1) le Architetture urbane, che ordinano interventi di natura strutturale per la creazione o riqualificazione di luoghi fisici, presidi di cultura e socialità sia nel centro storico che in quartieri più periferici; 2) le Architetture di rete, che definiscono una trama di servizi per trasformare il Sistema Bibliotecario Comunale in Sistema Bibliotecario Urbano, partecipato dalle biblioteche pubbliche e dalle biblioteche private della città e dotato di servizi e strumenti innovativi per favorire l’accesso alla conoscenza, libraria innanzitutto. 3) Le Architetture digitali ospitano le soluzioni più innovative per conservare il patrimonio librario, per favorire la lettura e per distribuire diffusamente il libro.
Tutto il progetto ha una precipua vocazione sociale, tende allo sviluppo economico e guarda alla sostenibilità, con la prospettiva di contribuire direttamente al raggiungimento dei goal stabiliti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Project manager del dossier è Ivan Antognozzi che si è avvalso della consulenza scientifica di Antonella Agnoli. Alla redazione del dossier hanno lavorato il Sistema Bibliotecario e il Servizio Cultura del Comune di Fano.
Le candidature per il conferimento del titolo di Capitale italiana del libro sono valutate dalla Giuria della “Capitale italiana del libro”, composta da 5 esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura e dell’editoria, di cui tre designati dal Ministro, di cui uno con funzione di Presidente, e due designati dalla Conferenza Unificata composta dalla Conferenza Stato-Regioni e dalla Conferenza Stato-Città Autonomie locali. La Giuria si pronuncerà entro il 30 novembre p.v.
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