In programma per domenica 9 ottobre, a Fermignano, un convegno per discutere del futuro della ferrovia Fano – Urbino

Sul ripristino della tratta ferroviaria Fano – Urbino ci siamo già espressi ma dobbiamo intervenire dopo aver letto la strampalata mozione proposta dal PD fanese sulla conversione della vecchia linea ferroviaria Fano-Urbino in pista ciclo-pedonale.
 

Definiamo tale mozione strampalata perché il PD premette che “è interesse comune salvaguardare il sedime della vecchia ferrovia Fano Urbino per arrestarne il continuo degrado, valorizzarne la memoria storica e preservarne le strutture fondamentali per un eventuale futuro ritorno del treno”. Se verrà fatta una pista ciclabile sopra la ferrovia non ci sarà più la possibilità di recuperarla perché il sedime e la traverse di legno andranno in malora in maniera definitiva. 

Inoltre nella stessa mozione il PD fanese prende atto che “in 25 anni di sospensione del servizio, i principali responsabili (RFI, Ministero Trasporti, Enti pubblici) non hanno ritenuto opportuno riaprire la suddetta ferrovia”. 

Ma allora come mai nell’atto di intesa del 9 Marzo 2009 firmato tra gli altri dal Presidente della Regione Marche Spacca si prevedeva, come ruolo strategico, il rilancio del sistema ferroviario Marche e tra questi il ripristino della linea ferroviaria Fano – Urbino come servizio  di metropolitana leggera – forma innovativa di trasporto?

E come mai la provincia di Pesaro-Urbino, a differenza  di quanto proposto in questi ultimi tempi , in data 30 marzo 2009 con delibera del Consiglio Provinciale   n. 15 /2009  chiedeva alla Regione il ripristino della linea ferroviaria o l’ipotesi di averla in comodato d’uso per farla gestire ai privati? Mi pare che Regione Marche e Provincia di Pesaro e Urbino siano governati dallo stesso partito, il PD, che a Fano propone la conversione della ferrovia in pista ciclabile. Molto strano…

Certo, le condizioni economiche e finanziarie dal 2009 ad oggi sono cambiate ma perché non puntare sul ripristino della linea ferroviaria? Perché non considerare questo asse viario come primaria infrastruttura tra costa ed entroterra capace sia di favorire il turismo (su cui tutti puntano) e ridurre allo stesso tempo inquinamento e traffico? 

Esiste sicuramente una terza via: ripristinare la ferrovia Fano – Urbino e prevedere a lato, ove possibile, la pista ciclabile favorendo le rotaie e le due ruote allo stesso tempo. Noi ci crediamo veramente ed è per questo che il Circolo Nuova Fano parteciperà al Convegno sulla ferrovia Fano – Urbino (organizzato dalla FVM) che si svolgerà Domenica 9 Ottobre a Fermignano. 
 

dal Direttivo Circolo Nuova Fano