11.11.11 Inizia l’accampata ad Urbino. Poco dopo la mezzanotte una cinquantina tra studenti e precari ha cominciato a montare le tende in piazza della Repubblica dando vita a un zona temporaneamente autonoma che ha tutta l’intenzione di lasciare il segno.

Ci siamo riappropriati di uno spazio pubblico per praticare collettivamente una nuova socialità e una diversa politica fuori dai palazzi del potere. Come già ribadito nel documento del movimento studentesco per l’iniziativa ‘Senza di noi URBINO MUORE’ la nostra protesta è diretta tanto contro l’alta finanza e le istituzioni transnazionali che governano la crisi, tanto contro i comitati di affari locali che la crisi la amministrano sui territori.

Tagli ai servizi e riduzione dei diritti è quanto le politiche di austerity stanno imponendo. Militarizzazione dei territori e repressione dei movimenti di opposizione sociale sono il metodo attraverso il quale si vogliono imporre i processi decisionali senza alcuna attenzione alle esigenze di chi ne viene coinvolto: precari, studenti, lavoratori con i diritti azzerati, fasce deboli della popolazione.

Noi non siamo rimasti in silenzio quando si delineavano i tratti essenziali di questo violento mutamento di sistema, e non staremo in silenzio ora che ne subiamo le conseguenze.

E’ per questo che invitiamo tutti e tutte ad accamparsi e lottare insieme a noi. La costruzione di una rete di solidarietà è il primo passo verso un modello alternativo di pratica politica che sappia essere pubblico,orizzontale e partecipato.

Noi non ci fermeremo!

Lo devono sapere le persone che si uniranno alla nostra lotta, lo devono sapere i politici arroganti con i quali abbiamo smesso di parlare. Questo è solo l’inizio e continueremo a denunciare e lottare contro un sistema che semina ingiustizia e sofferenza.

Le studentesse e gli studenti di Urbino in mobilitazione