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Tassa di soggiorno: un coro di “no” al nuovo balzello

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Tiene banco la tassa di soggiorno. E’ il tema spinoso sul quale si sta discutendo a Pesaro e nel territorio. A tal proposito, le associazioni di categoria hanno organizzato una serie di incontri.

Ad iniziare dalla Confesercenti della Provincia di Pesaro e Urbino, assieme ad Assoturismo. L’appuntamento è per martedì 15 novembre, alle 15, nella Sala Castellani del Collegio Raffaello di Urbino. «Le conseguenze di questo balzello sul territorio – spiega il direttore Confesercenti di Pesaro e Urbino, Roberto Borgiani – saranno pesanti per l’indotto turistico. Non è possibile che si pensi di aumentare ancora la pressione fiscale nei confronti della categoria turistica, già ampiamente penalizzata, che dovrebbe, invece, in un periodo di crisi economica, essere considerata un volano per il rilancio».

«Come Confesercenti - incalza Borgiani -  non possiamo non temere che il ricavato dell’imposta, il quale dovrebbe per legge essere dedicato esclusivamente ad opere per il settore turistico, finisca per andare a chiudere i buchi di bilancio della amministrazioni locali. Va anche precisato, poi, che già i nostri alberghi hanno siglato i contratti per prossima stagione e, quindi, l’eventuale introduzione della tassa andrebbe di sicuro a pesare sulle spalle degli operatori che già negli ultimi anni hanno mantenuto fermi, quando non abbassato, i prezzi delle camere».

Il giorno dopo, e quindi mercoledì 16 novembre, alle 16 nella sede della Confcommercio di Pesaro è prevista, invece, un’assemblea degli operatori turistici della provincia per discutere e definire la linea sindacale della categoria di fronte alla sempre più ipotizzata introduzione dell’imposta di soggiorno. Per Amerigo Varotti, Segretario Generale di Confturismo Marche Nord (l’Associazione di Confcommercio che rappresenta tutti gli operatori turistici provinciali), «l’introduzione dell’imposta contribuirà a rendere meno competitivo il nostro mercato e servirà solamente alle Amministrazioni locali, che sinora poco o nulla hanno investito per il settore, per poter disporre di nuove entrate da destinare a ripianare i deficit comunali; ecco perché esprimiamo la nostra netta contrarietà a tale nuovo balzello». L’incontro sarà aperto a tutti gli operatori delle categorie interessate.

di Stefano Soro

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