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Presentate a Pesaro le nuove iniziative del Parco San Bartolo

Il vice sindaco Vimini: "Sono interventi di sostanza che si comprendono a maggior ragione in questo momento"

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Presentazione delle iniziative in programma presso il Parco San Bartolo

Nuovi e più importanti investimenti; accordi pluriennali per stabilizzare partnership con cui valorizzare la bellezza e potenziare la qualità di fruizione del Parco; tecnologie all’avanguardia per ridurre i rischi di incendi; figure professionali di controllo e sorveglianza al servizio del territorio e della comunità che lo vive. Sono le ultime novità presentate dal Parco San Bartolo e dal Comune di Pesaro.

Impegni e progetti frutto della convenzione tra i due enti che, nei mesi scorsi, «ha dato vita a nuove sinergie fondamentali per il periodo di rilancio e di notorietà che il Parco sta vivendo» come ha sottolineato il vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini. Molteplici le linee d’intervento su cui l’Amministrazione sta agendo, «a partire dal lancio e dalle iniziative previste per la “Riviera del San Bartolo” che ci lega ai Comuni di Gradara e Gabicce. Un’intuizione felice raccolta con entusiasmo da media e turisti». Un riscontro positivo che «conferma la necessità di spingere e alzare il tiro nel promuovere questo gioiello naturalistico. Comunicare un unico brand permetterà di riposizionarci e stimolare un nuovo approccio nella promozione del territorio da parte di tutti gli attori del comparto».

Quello fatto dell’ente Parco è stato un lavoro costante, come sottolineato dal presidente Stefano Mariani: «Un’attività che non si è mai fermata, nemmeno nei momenti difficili della pandemia, grazie al supporto dell’Amministrazione comunale, della comunità e del Quartiere».

I progetti che il Parco oggi concretizza – elaborati anche grazie al direttore Marco Maria Scriboni – sono molteplici e si rivolgono, innanzitutto, alla sicurezza, «il tema per noi più importante». È proprio qui che si inserisce il nuovo sistema di sorveglianza predisposto dalla Dago Elettronica Srl di Fano, azienda che si è aggiudicata il bando da 40mila euro: «Il nostro è il primo parco marchigiano a installare un servizio di sorveglianza di questo tipo in grado di garantire sorveglianza e pronto intervento h24» sottolinea Mariani.

«La telecamera di ultima generazione sarà installata nei prossimi giorni – ha spiegato Alessandro Bellucci, presidente Dago –. Unirà le potenzialità di un controllo ottico a quelle date dall’analisi termica. Lo strumento monitorerà il parco muovendo il suo obiettivo a 360°. Una volta rilevata una situazione critica, “l’occhio intelligente” eseguirà un’ulteriore verifica zoomando sull’obiettivo e inviando, eventualmente, una segnalazione in tempo reale alla centrale operativa». Una seconda telecamera verrà collocata nelle prossime settimane nella zona nord per assicurare un controllo tecnologico di oltre il 60% della superficie.

Tra gli altri interventi previsti dalla Convenzione, anche «l’assunzione del cantoniere: un operaio alle dipendenze dell’ente che quotidianamente interviene per le manutenzioni» ha sottolineato Mariani nel ricordare le collaborazioni attivate, tra cui quelle siglate «grazie al coordinatore scientifico dell’ente Massimo Pandolfi, grazie a cui abbiamo recuperato e riattivato un rapporto stretto con la comunità del parco da cui l’ente non può prescindere».

Prevista poi l’attività continuativa della Guardia Parco: l’agente di Polizia Locale Fabrizio Rebecchi, si occuperà, stabilmente, della sorveglianza e del controllo ambientale del territorio.

Raddoppiate inoltre, le risorse per la manutenzione dei sentieri: tramite appalto è infatti stata selezionata la ditta Pollice Verde per assicurare la percorribilità di tutti i sentieri.

Sottoscritta inoltre la convenzione con le GEV, le Guardie ecologiche volontarie, che svolgeranno un servizio costante di controllo e sorveglianza del territorio, anche in funzione prevenzione incendi.

Per Vimini, quelli presentati sono «interventi di sostanza che si comprendono a maggior ragione in questo momento in cui in cui i presidi e le attività di controllo sono fondamentali sia per garantire la sicurezza, sia la qualità del servizio richiesta dalla tipologia turistica che sceglie di visitarla».

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